San Martino (Truc) da Foresto

San Martino (Truc) da Foresto
La gita
freehagi
3 13/02/2022

In salita abbiamo raggiunto il Truc S. Martino con una variante che, lasciata a destra la stradina che porta dentro l’orrido e, seguendo le indicazioni della segnaletica in legno, si segue la bella mulattiera selciata che con percorso a tratti esposto supera la bastionata calcarea. Raggiunto un pilone votivo abbiamo proseguito per un tratto in falsopiano per poi ricominciare a salire seguendo le indicazioni Case Cote – Monte Molaras. In questa zona si vedono diversi esemplari di ginepro coccolone, il sempreverde mediterraneo che ha determinato l’istituzione della riserva (zona di interesse botanico). Proseguendo si raggiunge un grande masso (m. 740 circa) poco a monte del quale, seguendo l’indicazione “le Voute” si abbandona il sentiero principale per seguire quello che dapprima in piano e poi in discesa entra nella gola. In breve si raggiunge un guado sul rio Rocciamelone.
A monte del guado, sul versante sinistro orografico, si vedono due grotte, dette “Voute”, risultato di fenomeni erosivi che hanno ospitato insediamenti stagionali di pastori neolitici, che abbiamo raggiunto con una breve deviazione seguendo una traccia che costeggia il torrente in sinistra orografica.
Dopo la visita delle grotte abbiamo seguito il sentiero sul versante opposto del rio Rocciamelone che con un tratto un po’ più ripido ci ha permesso di raggiungere la cresta che porta alle pareti di arrampicata di Cateissoft e Cateissard dove è presente una pietra con le indicazioni delle montagne circostanti.
Pranzo al sacco e poi siamo saliti al Truc S. Martino. In discesa seguito l’itinerario come da descrizione per concludere l’anello con visita finale all’orrido di Chianocco.

Con Gioele, Davide, Monia, Grazia ed Alessandra.

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