- Accesso stradale
- Rosazza (BI)
Una recensione su questa (a parer mio) fantastica perla delle nostre valli mancava da un pezzo. “Piccola” guglia incastonata nel vallone della Gragliasca, il Campanile di San Giovannino (o Dito di Dio, che dir si voglia) offre soprattutto agli autoctoni un’alternativa local di tutto rispetto, tra avvicinamento selvaggio , spittatura coraggiosa e vie di cospicua lunghezza (via Giampi 7 tiretti di circa 30 m).
Innanzitutto, questo avvicinamento tanto demonizzato: 1h/1h15′ di bella mulattiera risalendo i diversi tornanti, fino a raggiungere il fatidico “evidente canale” sotto il Campanile. Non fatevi ingannare dagli innumerevoli altri canali che lo precedono risalendo i tornanti della mulattiera: quello giusto ha ancora un ben visibile ometto di pietra alla base, ed una freccia rossa diretta verso destra, ad indicare una traccia battuta che si inoltra nel boschetto sulla sponda destra del canale. Tracce e bolli rossi un po’ sbiaditi (alcuni anche molto), ma sempre reperibili osservando con attenzione. Corde fisse in buone condizioni, canale abbastanza asciutto complice la stagione molto secca, ma che può effettivamente risultare scivoloso e pericoloso se umido. Ultimo pendio erboso dopo corde fisse nella goletta da percorrere verticalmente fino ad un placcone roccioso, da aggirare a destra e risalire ancora qualche metro fino a scorgere il primo spit all’attacco della via (probabilmente era segnato il nome, ma ora è completamente sbiadito e illeggibile).
Fix tutti in buone condizioni, soste tutte attrezzate con catena e anelli di calata in perfetto stato. Battere attentamente sulle prese prima di caricare, qualcosa balla e talvolta suona vuoto. Attenzione alle calate: i molti arbusti possono creare problemi di incastro corde.
Da provare anche la via Simonetti, buon divertimento e fate un po’ di pubblicità alla nostra Valle Cervo 😉
Valerio inarrestabile.