… quando ti metti in testa una montagna, non perché sia particolarmente difficile, ma perché è più selvaggia delle già isolate cime su cui sei salito, la vedi sempre lì, vuoi salirci e cominci a rompere le p… a tutti quelli che vanno in montagna con te perché ‘prima o poi ci salgo’ .
quindi oggi in solitaria ho tentato. Fino a poche settimane fa il canale era ancora innevato per buona parte, ora la neve non da più fastidio, passando a sinistra. Ho poi visto come in effetti il tracciato non abbia difficoltà alpinistiche, il pizzico di avventura in più lo aggiunge il fatto di sapersi in terra dimenticata.
Dalla macchina al ripetitore in 2h30′ ; in Cima solo qualche velatura, vista a 360° . Salendo sono passato dalla spalla, per cui inizio a controllare il percorso verso il colletto per capire se ha difficoltà, e da lì sbircio anche il vallone della Valletta.
Guardandolo a suo tempo dalla Soprana, sembrava fattibile. Sto lì un quarto d’ora a dirmi in testa ‘secondo me si scende’ . Alla fine decido di provarci, su questo itinerario non avevo indicazioni. Quando il torrente si manifesta scende bello dritto, tenendo la sinistra ci si andrebbe a ficcare nel brutto. Per cui tengo la destra ed entro nel bosco, scendendo poco, supero un paio di salti per poi trovarmi con la strada spianata verso il ponticello, da lì resta solo più da camminare fino alle Terme.
il Dari in giornata-avventura. Un saluto alla coppia di Alba che ho caricato alle Terme; complimenti per il giro!!