- Accesso stradale
- necessarie le termiche al mattino
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Farinosa ventata
- Neve (parte inferiore gita)
- Polverosa pesante
- Quota neve m
- 1900
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Idee confuse sulla scelta della gita. Unica sicurezza iniziale, Sestriere. Dopo alcune valutazioni saliamo in direzione Monte Sises. Meteo e neve ottima. Sul pendio finale come spesso accade in tale zona la neve era un po’ ventata per cui decido per proseguire sul pendio in traverso in direzione del Querellet. Arrivati a pochi metri dal Passo San Giacomo seguendo una traccia presente abbandoniamo sia l’idea di proseguire, sia quella di scendere il canale che plana nel vallone del Chisonetto. Torniamo indietro cento metri e ci facciamo ammaliare dal pendio vergine che scende ampio, assolato e dritto sulla borgata di Bessen Haut. Scendiamo in 50 cm di farina godendo per almeno 400 mt di disl. Arrivati a Bessen Haut su poca neve ma con fondo prevalentemente erboso. Ennesimo cambio di progetto, niente ripellata per risalire al Sises e scendere a Sestriere, un provvidenziale ed IMMEDIATO autostop ha riportato il nostro Driver a recuperare l’auto per un godurioso pranzo domenicale in trattoria. Divertiti molto, dislivello poco (700 mt.) Pochi ma molto buoni con Randagia e Gerry