- Accesso stradale
- Illegio (Tolmezzo).
Conviene parcheggiare nell'area predisposta prima dell'ingresso al piccolo paese. Il parcheggio coincide con il punto di inizio dell'itinerario. - Traccia GPX
La gita segue in toto l’itinerario proposto. Quindi, parcheggiata l’auto, attraversiamo il piccolo centro abitato, molto famoso per le sue mostre e vari convegni culturali che si svolgono nei periodi estivi, prendendo la direzione del cimitero. Qui la strada asfaltata cede il posto al sentiero vero e proprio (Troi par sot la crete) che inizia a scendere verso letto del Rio Frondizzon.
Poche decine di metri e dobbiamo tenere la destra a causa di una frana sul sentiero principale. Poco male, anche la deviazione è ben percorribile. Attraversiamo il Rio sull’ameno stretto ponte di roccia e da qui inizia la salita. In località Mulins troviamo una fontana di acqua potabile con abbeveratoio in pietra. Poco più avanti, tenendo la destra, si abbandona il Troi par sot la crete, lasciandolo a sinistra. La salita si fa leggermente più marcata e dopo aver tenuto la destra ad un bivio (ma anche tenendo la sinistra si arriva ugualmente a destinazione) si accede alla piccola apertura del muretto che delimita la radura della Pieve. Arrivati alla chiesetta (chiusa per lavori di manutenzione), si gode di un bellissimo panorama sulla valle del But. Il ritorno segue l’itinerario dell’andata.
Prima di far rientro a casa, il paese, ben ristrutturato dopo il sisma del ’76, si merita una visita. Da non perdere la vasca delle sorgenti del Rio Touf e il suo breve percorso paesano con i numerosi mulini.
Un saluto ai miei compagni di gita: mia moglie Luisa e nostri amici Daniela e Roberto.