- Accesso stradale
- Ok
Molto ben segnata la prima parte, non segnata ma intuitiva la seconda parte, che nonostante sia su strada sterrata non è mai monotona. Dal ponte in poi è molto selvaggia come zona e poco frequentata. Il tratto di strada in discesa dopo il colletto è ridotto ad una mulattiera non transitabile da auto.
Dopo aver fatto il tratto di Via del sale da Zuccarello a Erli e Cerisola, mi ero ripromessa di venire a fare il tratto fino a Garessio. Così oggi mi sono incamminata ad esplorare la zona. Fino al colle tutto ben segnato, cartello ad ogni bivio, asfalto veramente pochi metri. Solo un guado con mezzo metro di acqua, ma facilmente attraversabile pochi metri a valle. Dal guado in poi, per un breve tratto, della vecchia via si intuisce solo più i lineamenti, perchè è ora una traccia dritta in salita, ma di fianco si vedono resti di muretti e le linee delle curve.
Arrivata al colle non ho più trovato segnavia o indicazioni per Garessio con la Via del sale. Si può scendere a Garessio Borgo ma con un altro sentiero. Io proseguo invece in discesa direzione Albenga su asfalto per 600 metri e al primo tornante imbocco una strada sterrata, taglio boschi in corso, che mi conduce con molto divertimento a Cerisola. Ci sono molte stradine, ma la strada principale è sempre ben intuibile. Il ponte non ha più le assi ma si passa sull’intelaiatura in ferro. La strada dopo il ponte non è più transitata da auto ed è quasi in stato di abbandono, è parzialmente invasa dalla vegetazione e nel tratto in discesa è solcata nel centro da un profondo canalone ma che non da assolutamente fastidio al passaggio pedonale. Insomma non ci si annoia. La lunghezza totale del giro è di circa 12,5 Km. Arrivo a Cerisola prima dell’ora del pranzo che consumo al fresco sulla panchina der ciocure, ed anche oggi incontro gli abitanti del paese con i quali scambio due ciocure molto cordiali e gradite!