Fino al bivacco Boerio l’escursione avviene su sentiero sempre ben tracciato e segnalato. Dal lago Mongioia ci si dirige verso il passo di Salza fino a incontrare i primi ometti alla base del pendio ovest del Salza che fanno deviare verso destra. Dopo poco la traccia si inerpica tra gli sfasciumi mobili puntando in modo molto diretto alla croce di vetta ben visibile anche dal basso.
Gita di eccezionale bellezza che regala sulla vetta del Salza un panorama a giro d’orizzonte strepitoso grazie alla sua ragguardevole altezza di 3326 m. Sono ben visibili tutte le principali cime della Val Varaita come il Pelvo d’Elva, Rocca la Marchisa, Roc de la Niera, il vicino Mongioia, Rocca Bianca, Pan di Zucchero, Monte Losetta, Cima di Pienasea e l’immancabile Monviso. Più distanti apparivano il Brec e Aiguille de Chambeyron, il massiccio dell’Ecrins e addirittura il Monte Bianco. Giornata serena per quando un po’ velata e piuttosto calda per essere fine ottobre. Nessuna neve incontrata durante il percorso, imbiancati solo alcuni versanti settentrionali delle montagne e la parete ovest del Viso. Una volta ridisceso non ho saputo resistere e sono salito anche sul Mongioia compiendo così una memorabile traversata di due 3300.