- Accesso stradale
- Strada per Casterino verglassata al mattino causa piccola nevicata nella notte.
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo non portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Farinosa ventata
- Quota neve m
- 1300
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Il vento di giovedì ha rovinato la neve nella parte alta e il freddo odierno non ha rammollito la neve, nonostante la bella giornata di sole e l’ora tarda di discesa (dopo le 14). Saliti per un percorso leggermente più diretto rispetto a quello classico: dopo la palina 390 attraversato il torrente e saliti subito a destra per una valletta-canale piuttosto ripida uscendo in alto a sinistra poco a Est del Gias des Pasteurs (m 2200), che abbiamo raggiunto in breve. Da qui risaliti i pendii via via più ripidi che portano, dopo un traverso, al colletto m 2650 alla base del pendio terminale. Questo pendio presentava neve dura e crostosa, con vecchie tracce rigelate. Lo abbiamo risalito con i rampant e la dovuta attenzione (essendo esposto su salti di roccia), raggiungendo in breve la vetta.
Discesa diretta dal colletto per ampi cengioni e canali, su neve crostosa, mediamente non portante, con qualche tratto trasformato o con farina riportata. Un pò meglio nella valletta-canale e in basso, nel bosco, ancora neve farinosa, ma questa parte della discesa è poco interessante.
Gita in ambiente molto bello, ma dal notevole sviluppo con un lungo tratto iniziale su stradina. I pendii superiori sono piuttosto ripidi (BS) ed esposti su balze rocciose. Dal colletto 2650 alla vetta è necessaria attenzione e prudenza in caso di neve dura.
Con Emily.