- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Dopo la salita alla Rocca Bianca per il canale nord est e guadagnato il Col San Veran per cresta, siamo entrati ufficialmente nelle gita qui riportata, percorrendola in senso inverso, e non per intero. Transitando al di sotto del Col Chamoussiere in territorio d’oltralpe, puntato (in costante discesa) ad un colletto, alla base dell’articolata ma non difficile cresta est della Pointe des Sagnes Longues. Cresta che ho risalito picca e ramponi senza grosse difficolta’ fino in punta. Riguadagnata la base per riinfilare gli sci ai piedi e, ricalcare le orme del socio che nel mentre aveva intrapreso il cammino a scendere al Colle dell’Agnello, previo risalita prima al Col Chamoussiere, e a seguire lungo traverso con risalita al colle ancora abbondantemente innevato su neve pressata e costantemente sfondosa. Una gran faticaccia per lui con le ciastre per migliaia di passi ad andar dentro fino alle caviglie..parecchio anche c’e’ stato per gran parte da spingere anche per il sottoscritto. E non meglio e’ stato a scendere giu’ lungo il tratto italiano, su crosta insistentemente sfondosa. Il desiderio di toglierli da sotto i piedi cresceva in maniera sempre piuì esponenziale. Finalmente..procedere a piedi a chiudere quanto piu’ in fretta possibile un laborioso nonche’ penoso anello, suona come sorta di liberazione. L’ auto a solo piu’ mezz’ora di cammino ci aspetta, parcheggiata alle Grange del Rio, appena dopo la curva all’altezza del bivio per il Vallone di Soustra. Con Rod, ottima prestazione la sua, anche se non portata a compimento sino in fondo.