Sagnes Longues (Pointe des) dal Refuge d’Agnel per il Col de Chamoussiere

Sagnes Longues (Pointe des) dal Refuge d’Agnel per il Col de Chamoussiere
La gita
andrea81
3 08/06/2013
Accesso stradale
colle dell'Agnello chiuso 1 km prima del valico da entrambi i versanti
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo non portante
Quota neve m
2300

Gita ambiziosa e molto bella per la sua varietà, ma oggi diversi fattori hanno contribuito a non permetterci di portarla a compimento. L’idea iniziale di salire il Vallon Clausis è tramontata la sera precedente avendo avuto la conferma del colle dell’Agnello ancora chiuso (nonostante gli annunci della provincia), così mettiamo in atto il piano B. Partenza dal laghetto Blent a quota 2610 m, con cielo sereno e temperature alte, comunque la neve nonostante il rigelo scarso, non è stata mai particolarmente cedevole. Saliti a piedi su tratto di strada e poi scorciatoia fino al colle, quindi chi con ciaspole chi con ramponi siamo scesi di 150 m forse più per attaccare il pendio del col de Chamoussiere. Qui trovato una bella traccia di ramponi del giorno precedente (grazie ai tracciatori) che ha permesso una facile e rapida salita al colle. Purtroppo già alle 9 del mattino le nuvole stavano ricoprendo tutto, e al colle già quasi nella nebbia, anche se le aperture sul versante francese sono state più durature. Qui grosso errore di valutazione (pro-memoria, guardare la cartina). Ci siamo fatti attrarre dal un ometto posto sulla cresta, che in realtà indica la quota 2950 m sullo spartiacque compreso tra Col de Chamoussiere e la Pointe de Sagnes Longue. Purtroppo la visibilità compromessa ha nascosto quale fosse la Sagnes Longue, e abbiamo pensato anzichè scendere perdendo dislivello, di percorrere la cresta detritica che ci appariva di fronte ormai priva di neve. Così con percorso a piacere chi su roccette marce chi su un ripido pendio nevoso, abbiamo raggiunto la cresta, su sfasciumi umidi, giungendo all’ometto in cima, dal quale grazie ad una schiarita abbiamo notato l’imponente mole della Pointe de Sagnes Longue, ancora ben distante. Il proseguire per cresta oltre che lungo era impossibile perchè con diversi salti rocciosi poco appetibili, e scendere nel vallone per salire la via corretta, visto il meteo ormai compromesso non aveva senso, la frittata era fatta.
Sceso il pendio sud detritico fino alle prime lingue di neve, siamo risaliti con 100 m di dislivello al col de Chamoussiere, con nebbia e la prima tormenta di graupel (neve pallottolare). Quindi discesa verso il Refuge d’Agnel tra nevischio ed una bella ramata d’acqua. Al rifugio sosta sul balcone per asciugarci e mangiare, poi risalita al colle dell’Agnello (da tracciare per 1 km) con nebbia e qualche goccia sporadica.
Purtroppo oggi il meteo che ha tenuto meno del previsto (o sperato) ha condizionato la buona riuscita della gita e la visibilità, che sicuramente sarebbe stata lunga e faticosa a causa dei continui saliscendi, salire dal vallon Clausis sarebbe sicuramente più redditizio e veloce. Molti scialpinisti in giro, specialmente su Pan di Zucchero e Sella d’Asti, qui una decina di persone tra Sagnes Longue e Pelvo, ovviamente quasi tutti scesi presto prima che si coprisse. Innevamento ancora buono, sotto i 10-20 cm di neve molle c’è ancora un fondo duro che consente di non sprofondare. Oggi in compagnia di Mary, Mauro, Stelvio e Sandro, peccato che la levataccia sia risultata vana, anche se è stato un bel giro. Stagione che continua ad essere avara di soddisfazioni potendo contare solo sul week end.

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