Saccarello (Monte) e Monte Frontè da Case Penna

Saccarello (Monte) e Monte Frontè da Case Penna
La gita
daniele64
4 19/07/2014

Con il meteo incerto di questi giorni,un’escursione semplice ed in ambienti noti,ma non frequentati da un po’ di tempo. Per cambiare qualcosa ho scelto da Gulliver questo percorso sul versante sud ovest.Dico subito che devo sconsigliare vivamente l’itinerario qui indicato perchè il sentiero dell’Alta Via che si stacca dalla strada per il Garezzo è quasi impraticabile ed invisibile. Inoltre la carrabile del Garezzo è attualmente chiusa per lavori di sistemazione dal lunedì al venerdì.Io,di sabato,sono passato ma dopo un paio di chilometri mi sono fermato,parcheggiando l’auto circa un chilometro prima di Case Penna (quota 1500 circa).Partito alle 6,50 sotto un sole già caldo (15°) e superata la minuscola borgata,sono entrato nel boschetto al segnavia bianco e rosso ma all’uscita dagli alberi mi sono trovato sul versante prativo ripido ed incolto,dove non si vedeva più alcun segnale.Per evitare problemi sono sceso sulla sottostante carrareccia e l’ho seguita quasi sino alla galleria,dove ho svoltato a destra sul crinale,puntando prima un vicino pilastro e poi incrociando un sentierone che mi ha portato in vetta al Frontè (1 ora e 40).Purtroppo la sommità era occupata “manu militari” da un gregge di capre,scortato da due maremmani che non mi volevano fare avvicinare.Così ho proseguito verso il Saccarello,avendo la fortuna di incrociare sul sentiero un grosso gruppo di camosci giocherelloni.Dopo un’oretta,toccando il Cimonasso e la Cima della Valletta, sono giunto al Redentore e poi al contiguo Saccarello,proprio mentre la bella giornata stava cambiando per la salita di grandi nebbioni dal versante ovest.Tornato al Frontè,abbandonato dalle capre ma ricco di loro “tracce”,ho sostato un po’ in cima,dove mi hanno raggiunto due escursionisti genovesi,con i quali ho fatto due chiacchiere.Sono poi salito alla Cima Garlenda,che mancava nel mio “palmares”, e quindi ho inziato la discesa. Ho avuto la brutta idea di passare da quello che doveva essere l’itinerario di salita,il sentiero AV che dal Passo Frontè scende a Case Penna.Il percorso,molto inerbito e con rari segnavia,si interseca spessissimo con le tracce del bestiame e con qualche piccolo smottamento,che,aggiunti alla nebbia, ne hanno reso assai difficoltosa la percorrenza.Nella parte bassa è persino peggio,perchè il sentiero è invaso da erbacce alte e cespugli assortiti,probabilmente è utilizzato poco o niente.Io lo sconsiglio in entrambi i sensi,piuttosto costeggiatelo sui ripidi prati.L’unico aspetto positivo della discesa è stata la visione,nei momenti senza nebbia,di diverse marmottone.
Nel complesso una bella escursione,con un dislivello di circa 1000 mt. ed uno sviluppo complessivo di circa 20 chilometri. Ah,dimenticavo…Durante tutta la giornata sono stato accompagnato da una quantità mai vista di mosche e mosconi !

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