Partiti dal parcheggio posto sotto la diga di Morasco, di passo tranquillo siamo saliti lungo la strada asfaltata, che poi diviene sterrata, fino al suo temrine. Qui abbiamo perso mezzora per cercare di attraversare il Rio carico d’acqua; costretti ad attraversalo in basso sul ponte di cemente abbiamo scelto di salire sul vecchio sentiero (quello ufficialmente chiuso per caduta massi), più ripido, ma più diretto.
Arrivati al Rifugio Claudio Bruno (2h 40′)abbiamo atteso il passaggio dei primi concorrenti della Bettelmat Sky Race per poi ripartire verso l’HOHSANDHORN (ore 12).
Dal Claudio e Bruno abbiamo percorso la morena del ghiacciaio sul lato dx in leggera discesa, per poi attraversarlo portandoci nel canale posto più a sinistra (il terzo). Da qui mantenendo la dx del canale con rapidi zig zag abbiamo attaccato il pendio per uscire sul finto pianoro. Arrivati alla fine del ghiacciaio abbiamo preso la salita su sfasciumi, alternata a chiazze di neve, fino alla croce di vetta (20′ – 1h37′ dal Rifugio).
Bella e calda giornata; innevamento ottimale, neve molle, ma portante! Niente ramponi, niente corda…
Barbarella & Fabry