Rutor (Testa del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffejes

Rutor (Testa del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffejes
La gita
zoso
4 23/07/2023
Accesso stradale
Navigatore a La Thuille, poi seguire per Le Joux dove in estate dovete lasciare la macchina ,allungando ancora un pò la salita al rifugio.
Ci sono dei parcheggi gratuiti lungo la strada, ma attenzione a non dare fastidio ai locali ed alla viabilità, in alternativa pagare 5€ al giorno.

Partiti alle 4:30 dal Deffejes con un bel cielo stellato, temperature già “calde” di prima mattina, mitigate dal vento incessante.
Le condizioni del ghiacciaio, dall’inizio del mese sono peggiorate, rendendo più prudente attaccare il ghiacciaio in alto seguendo la traccia per il passo Planaval (vedi foto traccia 3 e 4, all’ultimo bivio andate a dx), la mappa è scaricabile dal sito del rifugio Deffejes.
Tutto ben segnato da ometti lungo la via, trovate una parete con catene per superare dei punti esposti, passi facili, ma ai più inesperti raccomando una longe.
Al bivio finale, su una roccia, trovate una freccia gialla a sinistra ben visibile con scritto Passo Planaval, ignoratela e guardate alla destra gli ometti, seguiteli per arrivare all’attacco del ghiacciaio.
Ghiaccio in buone condizioni, il vento ha permesso un buon rigelo, attraversato il ghiacciaio tenendosi inizialmente sulla destra di alcuni avvallamenti poi a sinistra verso le pareti di roccia, infine abbiamo traversato verso destra fino a svoltare a sinistra incontrando la traccia dritta su per la cima di vetta, lungo la traversata potete vedere il nuovo bivacco hi-tech “Edo Camardella” che noi abbiamo visitato durante la discesa.
L’ultimo tratto di salita è tenace, 40° comodi, poi via i ramponi fino alla madonnina, alla sinistra di essa c’è la vera punta del Rutor raggiungibile con due passi di arrampicata, il punto è panoramico ed esposto ma ricordatevi che poi, vi dovete calare da li.
Discesa sul ghiacciaio di traverso fino al bivacco e poi seguendo la via di salita costeggiando la montagna, seguendo il ghiacciaio nella parte centrale (che noi non abbiamo battuto), la via è più breve ma era molto crepacciato, sconsiglio di passarci in mezzo per risparmiare mezz’ora di strada, tanto è lunga comunque, inoltre il meteo può rendere tutto ancora più instabile.
Al rientro, lungo la parte finale del ghiacciaio (ore 10:30) si sfondava già discretamente!
Da li al rifugio ometti come per la salita, dal rifugio altre 3h per la discesa a Le Joux, serve acqua, gambe e pazienza.
Il personale del rifugio è stato molto accogliente, wifi e prese di corrente nella struttura, pagamenti SOLO CONTANTI, struttura ben tenuta, ciabatte a disposizione.
Durante la gita la rete telefonica prendeva quasi sempre

Grazie a Clizia, Mauro ed ai miei compagni di cordata Emanuele e Guido per la buona compagnia, è stato stancante ma divertente!

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