Rutor (Testa del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffejes

Rutor (Testa del) Via Normale da La Joux per il Rifugio Deffejes
La gita
brunello-56
5 09/09/2012
Accesso stradale
In auto a Bonne

E finalmente ci sono riuscito. Salito nel 1985 dal Deffeyes, tentato ma abbandonato da Bonne nel 2005 causa incidente (caduta masso) che ha fatto lavorare il fisiatra, il Rutor era poi sempre rimasto un sogno.
Oggi invece …..
Partenza da Bonne alle 6:30, si sale al Rifugio degli Angeli e poi si punta alla vetta, scartando la via per il colle visto il pericolo di scariche ma privilegiando la via più “diretta”.
Dal rifugio, seguendo i grossi ometti, dirigersi verso il ghiacciaio mantenendosi però sempre in quota; arrivati ad una lingua del ghiacciaio, risalirla con i ramponi in direzione W fino ad un colletto; al colletto ritornare di nuovo sulle rocce e, seguendo sempre gli ometti, risalire per il costone fino a ritrovare ancora il ghiacciaio; rimessi i ramponi risalire su ghiaccio fino alle rocce sottostanti la Madonnina, alla quale si arriva con un primo tratto in salita su sfasciumi, poi con un traverso sempre su terreno franoso e quindi risalendo il ripido canalino, quasi verticale nel tratto finale.
Poi per il ritorno c’è stata la pensata dell’ultima ora: “Potremmo scendere al Deffeyes ….”. Quindi discesa lungo il ghiacciaio attraverso la via classica fino al Rifugio, e poi a La Joux, prima lungo il torrente Rutor (questo per non interferire con i passaggi del Tor de Geant) e poi lungo il sentiero n.3 dell’Alta Via,. La discesa sul ghiacciaio è stata agevole, su tracce esistenti, attenzione però ad alcuni larghi crepacci ed ai ponti di neve nel tratto finale.
Gita molto lunga (sconsigliabile farla in giornata) ma di soddisfazione infinita. Inevitabili le cinque stelle, peccato però che tanta fatica non sia stata ricompensata dal meteo, oggi veramente ingrato con le sue nebbie e nuvole ed i pochi sprazzi di sereno.

Sono tante le persone oggi da ringraziare, cominciando con i gestori del Rifugio degli Angeli (oggi la chiusura) la cui gentilezza ed accoglienza, sperimentata personalmente, è ormai stra-famosa. E poi Rudy, oggi alla sua prima uscita su questo livello di difficoltà (di certo avrebbe potuto trovare un battesimo migliore … Complimenti!) e Luigi, il cui occhio lungo è stato determinante: senza di lui questa gita non si sarebbe fatta. E poi, last but not least, la moglie che con il suo provvidenziale recupero a La Joux ha reso possibile la traversata.
Non c’era Frank, il terreno non era per lui, ma sinceramente mancava qualcosa.

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