saliti dal sentiero per il Greguri, piegato a dx all’altezza di una bella baita. Falesia sotto di noi. Scesi poi invece dal “sentiero” che arriva prima del ponte Combe: traccia poco visibile, molta pendenza.
Bel posto, con anche acqua, poca ombra.gradi direi stretti.
A volte è difficile trovare la targhetta con il nome del tiro, qualche spit che muove.
Fatto trucco parrucco, 5 con ultimo muro non banale. lungo.
Tentato Eyeliner. Passaggio per moschettare il secondo rinvio non ben comprensibile, con un piccolo ribaltamento. Un po’ pericoloso e duro. Alla fine sono passato a sx. Terzo spit ok, quarto spit in culonia con passaggio su una lama strapiombante. Lasciato perdere.
Salgo dal 6a a fianco Rimmel per riprendermi i rinvii. Qua iniziano una serie di madonne infinite: sarò pirla io ma sembra evidente che per salire bisogna passare dalle fessure, abbastanza lontane dagli spit. Parte finale in cui si sale su una cengia 100per100 erbosa e su un muretto completamente liscio. passato chiaramente a sx. Inutilmente lungo, e se bisogna passare nel “facile” gli spit fuorviano.Se bisogna passare nel duro bel 7a, per dire.
Abbattuto prendo ispirazione da due ragazzi che scalavano per guardare un tiro e provarlo.
Rasoio, 6b. Partenza ok, blocco duro tra il terzo e il quarto spit, ma fattibile. Per me che sono basso molto duro, ma per il resto tiro ok. Non sono riuscito a chiuderlo ma almeno qua si ragionava.
L’altro ragazzo l’ho visto poi impazzire su un 6C.
Forse non siamo abituati alla roccia, forse sono passi lunghi e ci caghiamo, forse che forse ma per me può restare lì.