Ruscada (Pizzo) da Verdasio, anello

Ruscada (Pizzo) da Verdasio, anello
La gita
emanuele_80
4 01/05/2014

Trasferta svizzera nel locarnese approfittando della giornata festiva infrasettimanale. Partenza alle 5.45 da Verdasio sulla curatissima mulattiera lastricata che porta alla Madonna della Segna, molto panoramica (soprattutto sul Gridone) una volta raggiunte le prime baite e dalle quali mi godo un’alba magnifica. Il cielo è sereno ed il clima fresco. Dal Pizzin si vede la meta, ancora tutta bianca. Fino al Pianascio il percorso è pulito, appena dopo sono presenti due nevai molto infidi e piuttosto esposti sul tratto di sentiero che aggira la cresta a nord, risultano utili i ramponi per attraversarli in sicurezza (io non li ho usati ma mi sono pentito visto che sono scivolato qualche metro), poi nessun problema fino alle baite di Pescia Lunga. Il manto nevoso continuo inizia da lì a salire, il rigelo è parziale e la cresta sgombra sul lato sud e ben innevata a nord. Con i ramponi, un po’ su neve un po’ su terra, ho percorso la dorsale ravanando qua e là sui rododendri e tra le buche sotto la neve più cedevole. Pochi metri prima della vetta vedo un tasso (!) che mi fissa appena davanti all’ometto e poi si allontana con passo tranquillo scendendo lungo il crinale sud. Nel frattempo sono arrivate un po’ di nuvole che però non compromettono il bel panorama. Per il ritorno ho tenuto i ramponi fino a Pescia Lunga, dopodiché ho imboccato il sentiero verso destra che passando dalle baite di Saorèe ed il paesino di Lionza, riporta in due ore a Verdasio con 130 m di risalita finale. Il dislivello complessivo è risultato essere di 1600 m.

Con Zeus, nessun altro in giro.

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