Partenza da Arvogno; saliamo all’Alpe Cortina quindi transitando per Sdun raggiungiamo la Bocchetta di Muino, secondo uno dei possibili percorsi di avvicinamento citati nell’itinerario. Proseguiamo poi per Alpe Ruggia e prima di arrivare all’Alpe Tenda cominciamo ad alzarci diagonalmente fino alla base della prima placca. Da qui saliamo in cima seguendo più o meno il filo della cresta Est, tra placche e tratti erbosi. Dalla vetta scendiamo poi lungo la cresta Nord-Ovest; il sentiero che la percorre è difficilmente rintracciabile dall’alto mentre la situazione migliora (ma non troppo) qualche decina di metri più in basso. Con percorso vario, seguendo tracce discontinue, raggiungiamo in seguito il sentiero noto come “Moinasca” che collega la Bocchetta di Ruggia col Passo di Fontanalba. Lo seguiamo per un breve tratto fino ad incontrare la deviazione per i Motti, da cui facciamo ritorno ad Arvogno completando il giro ad anello. Dei laghetti che davano il nome all’omonima Bocchetta tra il Pizzo Ruggia e il Pizzo di Fontanalba, ne è rimasto solamente uno, il più alto, appena ad Ovest della Bocchetta, fortunatamente ancora fornito d’acqua nonostante la siccità. Gli altri sono ormai ridotti a chiazze pianeggianti dove l’erba è più scura rispetto ai prati circostanti.
Gita in compagnia di Max con la sua Zoe, sfidando il caldo che ci risparmia, una volta in cima, grazie a qualche gradita nuvoletta. Siamo raggiunti in vetta da un escursionista solitario salito dalla cresta Sud.