Ruggia (Pizzo) da Arvogno per la Bocchetta di Ruggia

Ruggia (Pizzo) da Arvogno per la Bocchetta di Ruggia
La gita
larix66
5 07/01/2022

Scegliamo la meta tenendo conto della scarsa nevicata di pochi giorni fa i cui residui sconsigliano di percorrere itinerari rocciosi oltre i 2000 metri. La scelta cade così sul Pizzo Ruggia e la sua cresta Nord-Ovest, ripida ma percorsa da un evidente sentiero sul quale la presenza di un sottile strato di neve non dovrebbe almeno in teoria risultare problematica. Raggiunta l’Alpe i Motti lasciamo la mulattiera che sale al Passo di Fontanalba e ci portiamo al nucleo orientale dell’alpeggio, da cui una scorciatoia sale ad incontrare il sentiero della Moinasca che porta alla Bocchetta di Ruggia. Raggiunto l’imbocco del vallone della Bocchetta dei Laghetti, saliamo direttamente per brevi pendii ripidi alternati a tratti pianeggianti verso l’attacco della cresta Nord-Ovest; qui la neve ha conservato un certo spessore e a causa dello scarso soleggiamento ed è poco trasformata, quindi quasi mai portante. Cominciamo a salire lungo la cresta con la neve che aumenta di spessore man mano che si sale; la consistenza comunque è ottima e permette di salire, facendo la dovuta attenzione, anche senza i ramponi dimenticati a casa a differenza dei miei due soci che invece li calzano regolarmente, agevolando anche la mia salita lungo le loro tracce. Dopo una sosta alimentare e panoramica in vetta, decidiamo di scendere per il canalone del versante Sud, ripido ma meno problematico in queste condizioni rispetto alla cresta percorsa in salita. Con un lungo traverso raggiungiamo poi la Bocchetta di Ruggia, da dove sul versante vigezzino troviamo neve per fortuna portante nel primo tratto del sentiero della Moinasca, Torniamo alla scorciatoia per i Motti, da cui rientriamo ad Arvogno con una deviazione da Villasco a Borca, alternativa alla mulattiera percorsa all’andata.

Bella gita, più impegnativa del normale viste le attuali condizioni, in compagnia di Lorenzo e Nicola.

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