La gita di oggi prevede una visita al Lago Panelatte, quindi la salita al Pizzo Ruggia dalla cresta Nord-Ovest, la successiva discesa per la cresta Sud e il rientro ad Arvogno passando per Alpe Ruggia, Bocchetta di Muino, Alpe Sdun e Alpe Cortina. Temperatura e soprattutto umidità “tropicali” nel tratto boscoso fino ai Motti, poi clima più sopportabile grazie alla quota ed all’ambiente più aperto. Dopo una sosta al Panelatte percorriamo il sentiero detto “Moinasca” sotto il Pizzo di Fontanalba, cha lasciamo circa a metà per risalire il valloncello a sinistra verso la Bocchetta dei Laghetti. Un numeroso gruppo di corvi che stava banchettando coi resti di una sfortunata pecora, si alza compatto in volo disturbato dalla nostra presenza. Le pozze d’acqua che danno il nome alla zona sono prosciugate a causa del periodo estremamente caldo ed asciutto; anche del bel laghetto situato poco sotto il versante Ovest della Bocchetta è purtroppo rimasto ben poco. Raggiungiamo l’attacco della cresta Nord-Ovest, la più semplice via di salita al Pizzo Ruggia nonostante l’aspetto imponente, con la nebbia che a fasi alterne avvolge la cima. La visibilità non ottimale consente comunque di scendere abbastanza agevolmente lungo la cresta Sud, dove sono ben visibili le tracce che consentono di evitare sul versante Ovest le asperità rocciose. Raggiunta la Bocchetta di Ruggia ci attende la sorpresa della visione abbastanza ravvicinata di un ermellino, messo in fuga da un cane lasciato libero di scorrazzare dal padrone intento a raccogliere mirtilli. Il successivo tratto fino alla Bocchetta di Muino è molto frequentato da decine di escursionisti e turisti giunti in quota grazie alla funivia della Piana; scendendo poi verso Sdun e Cortina, lungo un percorso che offre scorci oltremodo suggestivi, ritroviamo in parte la solitudine a cui eravamo abituati frequentando le montagne vigezzine.
Bella gita anche oggi, nonostante il cielo nuvoloso, in compagnia di Clemens e Cristina.