Bellissimo percorso in quota che percorre la cresta spartiacque, molto panoramica sul versante aostano, mentre il versante piemontese si è mostrato molto limitatamente nel primo mattino, poi invaso dalla nebbia per tutta la giornata. Rifugio chiuso nessuno in giro a parte quattro stambecchi intenti a leccare le pietre della presa dell’acqua del rifugio. Pausa pranzo al rifugio e ritorno ormai nella nebbia fitta fin oltre quota 2254, poi nuova apertura sul versante valdostano e di Trovinasse; giunto al Monte Roux, sono sceso lungo la cresta ovest direttamente sul Colle Giassit, nella parte centrale rocciosa occorre districarsi fra alcune placche con facile disarrampicata. Giunto alla baita Truc, m. 1660, ho rincontrato il pastore, già visto in mattinata, ed abbiamo scambiato quattro chiacchiere; di interessante è venuto fuori che per loro del posto il Mont Roux, si chiama Mont Russ (rosso in piemontese) e altra notizia meno piacevole per noi amanti delle montagne, che la strada sterrata ormai giunta nei pressi a quota 1645 della dorsale, proseguirà fino all’Alpe Druer, m. 1834.