A stagione inoltrata è assolutamente preferibile la ferrata al percorso nel canalone dove il ghiacciaio si è pressochè estinto lasciando spazio ad un ammasso di enormi sassi che ho sentito e visto cadere.Pericoloso!
Parcheggiata la macchina alla cava di Vofrede ho seguito le indicazioni della relazione per la salita.
A parte un paio di passaggi leggermente impegnativi la ferrata è facile,per lo più si tratta di un percorso attrezzato,suggestivo e divertente.
Dal Colle di Vofrede la salita alla vetta è abbastanza rapida ma se si segue la traccia(segnalata da bolli rosa stinti ma ancora visibili) in due passaggi un pò esposti bisogna arrampicare(e disarrampicare in discesa) anche se per tratti brevissimi con buoni appoggi e appigli.
Tornata al colle per il rientro ho scelto la via escursionistica;discesa per traccia di sentiero ripido e pietroso fino al Lago Grande da dove,senza risalire al rifugio Perucca, si segue una traccia poco evidente ma comunque visibile e nel primo tratto ripida che successivamente diventa ben marcata man mano che si avvicina all’intersezione con il sentiero che porta al rifugio(ponticello di legno sul torrente).Puntando al Lago di Cignana si arriva su ottimo e rilassante sentiero all’alpeggio Le Grillon dove c’è un palina che indica vari sentieri.
Seguendo il n.107 sono risalita alla Finestra di Cignana e da lì sempre su bel sentiero passando per il bosco e per un altro alpeggio di bassa valle ho raggiunto la poderale che fiancheggia la strada asfaltata e sono tornata al punto di partenza.
Giro ad anello impegnativo ed eterno,ma di grande soddisfazione e panorami mozzafiato dal primo all’ultimo passo.
Come ieri neanche una nuvola in nessun momento di tutta questa lunghissima giornata.
Con Sandro,solo io e lui in cima,che ringrazio per aver avuto l’idea del giro ad anello in itinere!!!