Bellissima via in ambiente da togliere il fiato.
Nelle condizioni attuali il nevaio alla base è ben gonfio e nella parte alta presenta pendenze di almeno 45° e una facile terminale. Vista la pendenza del nevaio era impossibile pensare di cambiarsi alla base della parete, così abbiamo salite il conoide nevoso già legati e scalato i 10 metri di roccia, fino alla sosta, coi ramponi. Qui abbiamo abbandonato gli scarponi e siamo passati alle scarpette. Spittatura molto lunga ma intelligente , sufficiente una scelta di friends. Spettacolare e sostenuto il diedro sospeso del sesto tiro. Nessun problema con le calate, fare attenzione a dove si passa e a come si tira. Appena un po’ ravanose le prime, su terreno appoggiato, lisce le altre. Roccia sempre ottima tranne un breve tratto di sfasciumi nelle prime lunghezze e qualche blocco instabile sotto la vetta. Alternata con Erica, solo noi due, per due giorni, in tutto il Triolet. Pernottato all’invernale del Dalmazzi, che doveva riaprire ma non ha aperto.
Copertura telefonica solo in vetta (e comunque scarsa).