Rothorn o Corno Rosso per il Ghiacciaio dei Camosci

Rothorn o Corno Rosso per il Ghiacciaio dei Camosci
La gita
larix66
5 17/05/2014
Accesso stradale
Strada aperta anche dopo Riale
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Polverosa
Neve (parte inferiore gita)
Primaverile/trasformata
Quota neve m
1800
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gita con condizioni meteo e del manto nevoso tra le migliori incontrate quest’anno. Non seguiamo l’itinerario indicato, viste le imponenti cornici sulla cresta Nord-est, ma la “via normale” dal Passo dei Camosci, lungo la cresta Sud-Ovest. La neve presenta un buon rigelo già alla partenza; ci infiliamo nella gola del Sabbione, in ottime condizioni per la salita, piena di neve e con i ripidi pendii soprastanti completamente scarichi. Percorriamo buona parte del vallone successivo per poi alzarci su pendii ripidi verso il Ghiacciaio del Siedel, che risaliamo interamente fino al Passo dei Camosci. Affrontiamo il ripido canale sci ai piedi ( a differenza di chi ci ha preceduto) fino a pochi metri dall’uscita, dove lo strato di neve recente non trasformata si fa più sottile e meno ancorato al fondo, rendendo necessario proseguire a piedi (tenendo la sinistra sarebbe stato possibile salire con gli sci fino al Passo). Rimessi gli sci ci alziamo in direzione della prima punta, da cui proseguiamo per cresta con piccozza e ramponi. Risalito un pendio ripido ed esposto raggiungiamo l’antecima, trenta metri sotto la vetta, dove decidiamo di non proseguire a causa di una cornice poco affidabile su un tratto di cresta molto esposto. Tornati al Passo, scendiamo lungo il percorso dell’andata; le prime curve nel canale con neve ancora polverosa cancellano immediatamente la delusione per non essere arrivati in cima. La neve si mantiene ottima per tutta la discesa; si passa dalla polvere al firn e nel tratto lungo la sciovia è possibile scegliere tra questi due tipi di neve passando dal versante destro, in ombra, a quello sinistro, più soleggiato. Più in basso la neve è smollata al punto giusto, offre una sciata divertente nei tratti più ripidi ed è abbastanza scorrevole nel lungo piano del Sabbione. Anche nella gola si scende agevolmente, soprattutto dove la neve presenta segni di passaggio o scaricamenti; altrove ha uno strano effetto “frenante”. Occorre inoltre fare attenzione ai sassi già presenti e a quelli che potrebbero cadere dal pendio di destra.

Gita in compagnia di Andrea, Lorenzo e Marco. Un saluto a Mello, socie e soci, provenienti dal Kleinblinnenhorn, con cui abbiamo condiviso la discesa dal Passo del Camosci.

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