Rothorn e Piccolo Rothorn da Gressoney la Trinité

Rothorn e Piccolo Rothorn da Gressoney la Trinité
La gita
andrea81
5 24/08/2016
Accesso stradale
ottimo

Bella gita con grandiosi panorami sul Monte Rosa già da subito, da fare con una giornata come oggi senza una nuvola.
La salita inizia immediatamente molto ripida nel bosco, e salvo brevissimi tratti di respiro non molla mai, questo per certi versi è positivo perchè il dislivello si guadagna rapidamente. Quando si esce dai larici, si arriva al bellissimo alpeggio Hockene Stei, pare non più utilizzato, posto su un promontorio molto panoramico. Oltre il sentiero n.10 pur essendo molto ben segnato dalle frecce gialle diventa più esile e talvolta seminascosto dall’erba. Con un lungo diagonale verso sinistra si arriva al di sotto di una serie di balze erbose da salire, sempre ripidamente, fino a che si incontra un terrazzino roccioso che è agevolato da un cavo metallico, utile più che altro nel superare la prima placca liscia, poi è un surplus (ottimo però con terreno bagnato o verglassato). Poco sopra l’ambiente cambia, si lasciano le praterie erbose per passare al paesaggio lunare, davvero suggestivo. Qui tra sfasciumi si punta al Rothorn, che essendo spostato verso la Val d’Ayas prima non era visibile. Alla base della cresta est si devono subito superare alcuni gradini rocciosi molto semplici ed aggirabili sulla sinistra, poi tra terra ed erba si arriva alla parte clou della salita. Ci si muove tra terrazzini erbosi un po’ scoscesi e roccette, fino all’imbocco del breve canalino (attualmente c’è un cordino che aiuta nella parte dove il fondo è terriccio con pochi appigli), quindi una paretina rocciosa ben gradinata. Oltre ritorna un comodo sentiero fino alle roccette finali che si superano con brevi passaggi di I. Insomma salita conclusiva non difficile ma che richiede un minimo di cautela; non c’è particolare esposizione per chi patisce come me, anche se il terreno è un po’ aereo.
Oggi si è formato un quartetto nell’ultimo tratto, composto da un ragazzo salito dal mio stesso versante e da altri due saliti dalla Val d’Ayas, tra cui il mitico Marco di Varasc.it che ho avuto il piacere di conoscere.
In discesa toccata d’obbligo anche al Piccolo Rothorn (sono 2 minuti di numero), e poi fino al Colle Nord di Testa Grigia in compagnia di Marco e Stefano, che ho poi salutato salendo anche alla quota 3107 m, dalla cui cima parte la cresta del Bec Forcù.
In questo modo il dislivello cumulato si aggira sui 1750 m.
Discesa invece molto rapida, dalla quota 3107 mi sono diretto senza traccia verso il pianoro detritico sottostante per poi ricollegarmi al termine al sentiero n.10, quindi rapidamente a Gressoney.

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