Gita fatta alla bersagliera a causa del turno pomeridiano, con unica sosta di 10 minuti in vetta. Partenza alle 7.20 (albeggia alle 7.10), al Migliorero alle 8.10, al Passo di Rostagno alle 8.55; da qui si deve procedere con più attenzione. Si arriva in breve ad una evidente prima elevazione dove si deve decidere se proseguire per filo di cresta, che sembra piuttosto articolata e con alcune forcelle non banali, oppure perdere un po’ di quota scendendo nella conca ora ben visibile sul lato Ischiator, traversarla e salire sulla facile spalla sud che culmina con la cima est del Becco Alto. Scelgo quest’ultima opzione e arrivo rapidamente alla forcella finale (uscita del canale sud, vedi itinerario invernale sci/racchette); muretto verticale ben gradinato e appigliato e al momento provvisto di cordino per calata (lasciato da qualche benemerito: dal canto mio ho lasciato spezzone di corda e casco a casa…); cengetta sul lato opposto e poi breve tratto finale per la vetta ovest, dove arrivo poco prima delle 10.00. Vista spettacolare, particolarmente sul Becco Alto d’Ischiator. Riparto dopo pochi minuti e giunto alla forcella, per accorciare i tempi, scendo dal canale sud (si vede al fondo la traccia che sale al Passo di Laris); non molto ripido, ma anche facendo attenzione
è facile far partire le pietre, quindi occhio in presenza di altra gente, anche di passaggio sul sentiero sottostante.
Raggiunto il sentiero, a rotta di collo fino all’auto dove arrivo alle 11.45; quindi pranzo a casa e poi al lavoro. Gita da rifare con più calma, provando a seguire per intero la cresta fra la prima elevazione e la cima est.