Splendida giornata calda e senza vento, ambiente bello e solitario. Osservata una lepre nel bosco e alcuni gruppi di camosci in alto.
Vecchie tracce umane fino all’alpe Rocco, calzate le racchette a quota 1800. A 1900 m circa incrociato una pista di camosci con evidenti tracce di sangue (bracconieri?).
Dall’alpe pendii immacolati: lotta eroica sopra le case con la fascia di rododendri appena coperti da 40 cm di neve inconsistente e senza fondo (le racchette hanno fatto quello che hanno potuto: poco). Un pizzico di intuito per scovare la traccia migliore e poi fatica non indifferente per battere la pista fino al colle (un aspetto negativo dell’andare in montagna da soli). Al colle, complice l’ora tarda, ne avevo abbastanza e sono sceso.
Non ho trovato alcuna notizia sulla percorribilita’ con le racchette di questo itinerario: posso dire che fino al colle e’ splendido e molto adatto alle ciaspole (con gli sci e’ veramente godibile solo il breve pendio dalla cima all’Alpe Rocco). La cresta fino alla vetta e soprattutto la prosecuzione sempre per cresta fino a Cima Loit appare fattibile e promette molto bene.