Rosso d’Ala (Monte) da Martassina

Rosso d’Ala (Monte) da Martassina
La gita
fragenny
5 13/09/2019

Particolare gita fuori dal normale.
Partita da Martassina Frazione Tumà alle 08.15 e salita senza problemi fini all’Alpe Saulera..da lì fare particolare attenzione perché a tratti si perde il sentiero: conviene non arrivare fino alle baite ma continuare sul costone appena sopra di esse dove a momenti si intravedono degli ometti; il sentiero comincerà a salire leggermente sulla sinistra fino al colletto dal quale si vedrà il pianoro dell’Alpe Radis.
Da qui scendere una 50ina di metri puntando verso il fiumiciattolo che si raggiungerà dopo aver attraversato una parte di sfasciumi e detriti (dal colletto all’Alpe Radis si va a sentimento per una 10ina di minuti poiché non c’è più né traccia né ometti).
Dall’Alpe Radis parte una visibile mulattiera che pian piano salendo si sposterà sulla destra attraversando nuovamente il corso d’acqua e portando alle rovine di una vecchia bergeria.. da qui il sentiero porta ai piedi del canalone che porta al Colletto del Monte Rosso: il consiglio è di salire tenendo la sinistra del canale tra massi ed erba, dove è possibile individuare degli ometti che però sono più visibili in discesa che in salita. Personalmente sono salita tenendo piuttosto il centro, ma non cambia nulla in quanto il canalone porta sempre allo stesso punto e la progressione è la stessa!
Una volta raggiunto il Colletto del Monte Rosso, caratterizzato da grande ometto, si può pensare di lasciare lì bastoni e zaino e proseguire in direzione nord verso la vetta (che dista un quarto d’ora ca) e dove bisogna mettere spesso giù le mani.
Discesa per lo stesso percorso: segnalo molto valida la traccia scaricabile da questa recensione che passa dall’Alpe Saulera all’Alpe Radis.
La variante segnalata che sale per mezza costa al di sopra dell’Alpe Radis rischia di essere troppo dispersiva, nel senso che andrebbe fatta se si ha presente il posto..come prima volta si rischia di passare tutto il tempo a ravanare per tentare di rimanere in traccia e perdendo quindi la caratteristica di essere il passaggio più immediato per raggiungere il colletto del M.Rosso.
Gita molto selvaggia su una delle cime meno frequentate delle nostre valli, infatti nessuno sul percorso!
Fatta in solitaria con cani: Margot, Buck e Bimba.

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