- Accesso stradale
- stop prima della sbarra
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Neve (parte inferiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Equipaggiamento
- Scialpinistica
Oggi gita azzeccata. Si parte prima della sbarra seguendo la strada o tagliando qualche tornante, la salita prosegue in modo molto intuibile verso la dx del Pic d’Asti. Inizia a tormentarci il vento che ci accompagnerà tutta la gita. Ultimo pezzo verso la punta povero di neve, con tratti gelati; i coltelli non guastano. In Cima si trova così un punto dove l’aria tira meno, spellare e via! In discesa il primo tratto è un mix di pietre e crosta gelata, ma quasi subito iniziano i pendii trasformati, bisogna osservare con attenzione la neve. Evitiamo la strada e proseguono le curve tra pezzi primaverili e altri più cedevoli, ma la neve è sempre portante e la copertura buona, le pietre si vedono bene. Raccordo con la strada prima del ponte, poi si segue la stessa [si inizia a vedere l’asfalto ma è ancora tutta coperta da non togliere gli sci] o si fanno tagli tra i tornanti [prati coperti da una decina di cm di neve dura]. Solo noi sulla destinazione, tanta gente a spasso con le ciastre. Se tengono le temperature la consiglio, è la meno peggio che ho trovato nelle ultime uscite 😉
Il Dari con Curra a chiudere bene l’anno !! 🙂