Rosselli (Monte) da Givoletto, anello per Monte Castello, Punta Fournà, Monte Baron

Rosselli (Monte) da Givoletto, anello per Monte Castello, Punta Fournà, Monte Baron
La gita
rfausone
3 02/12/2017
Accesso stradale
neve al mattino, poi abbastanza pulito al rientro

L’intenzione era di salire fino alla P. Fournà.
Percorso innevato già dalla partenza con spessore che varia a fine uscita da un minimo di 20 ad un massimo di 50 centimetri. Ovviamente dove ci sono gli accumuli gli spessori ancora maggiori.
La neve è stata in tutti i punti assolutamente inconsistente in salita e leggermente più pesante durante la discesa (ma proprio solo un accenno). Sicuramente chi volesse mettersi sulle mie tracce domani, dovrà ribattere tutto il percorso poichè già io stesso al ritorno, spesso non ho più visto le mie tracce.
Nonostante tutto ciò oggi non si poteva assolutamente stare a casa.

Ieri notte ha iniziato una nevicata che continuerà ancora per tutta la mattinata odierna e primo pomeriggio. Decido allora di salire la P. Fournà perchè permette sempre un bel percorso e poi è abbastanza vicina a casa. Nevica anche durante il percorso in auto ed alla partenza ci saranno circa 10-15 centimetri di neve. Salendo verso i piloni votivi che portano alla Maria Ausiliatrice la quantità di neve aumenta un po’ per volta e raggiunge i 20 centimetri. Qui un’allegra famigliola con cani appresso si sta divertendo con la neve, mentre l’husky è per un po’ di tempo nel suo ambiente. Infatti è spaparanzato nella neve e continua con molta calma e tranquillità a guardarsi attorno. Muove la testa lentamente quasi ad assaporare questa splendida neve che lo avvolge tutto intorno. È proprio nel suo ambiente!
Dopo la sosta per un po’ di te caldo, proseguo sulla dorsale con neve che via via aumenterà di spessore, fino a quando giunto nel tratto più aperto sotto ai tralicci, vengo accolto da un cambio di condizioni repentino. Qui la neve arriva orizzontale sparata velocissima dal forte vento che la spinge dalla pianura. La temperatura crolla immediatamente ed è veramente sgradevole ricevere la neve con tutta questa violenza sul viso. Devo fermarmi subito per indossare la giacca e pur coprire meglio la testa, senza fare ciò sarebbe assolutamente impossibile proseguire oltre, anche per il ritmo è lentissimo a causa della neve. Proseguo fino ai tralicci, dove ormai la neve raggiunge almeno i 40-45 centimetri, tranne gli accumuli causati dal vento dove spesso supera i 60-70 centimetri o forse più. Non ho troppo tempo a disposizione e quindi decido di ritornare sui miei passi, anche perchè il riento non sarà certamente più facile della salita.
La neve lungo tutto il percorso è molto soffice ed inconsistente e giungo sempre a toccare fin sul terreno, Anche nella parte più in alto dove è decisamente ventata arrivo sempre fino al terreno. Scendendo ho l’ impressione che si sia appesantita un po’, certamente è molto cresciuta di spessore ed in molti tratti le mie pur profonde tracce saranno totalmente scomparse.
Prima di tornare alla zona spazzata violentemente dal vento, decido di mettere anche i sopraguanti poichè le condizioni sono quasi proibitive e nelle bufera sarà meglio non doversi fermare. Mi sembra che il vento sia ancora più forte e la neve sparata sulle poche parti del volto non coperte fa decisamente male.Superato questo lungo tratto la temperatura è decisamente più sopportabile. Non avrei mai immaginato di dovermi coprire in questo modo qui a quote così basse, io che spesso anche nelle bufere a quote molto più importanti (magari anche oltre ai 4000 metri, sono sempre in tenuta “discretamente” leggera.
Oggi non ha mai smesso di nevicare.

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