Canale in ottime condizioni. Superamento diretto del primo salto, reso problematico in uscita per roccia con gradini minimi per le punte dei ramponi..breve tratto, il passaggio da ghiaccio a roccia, con neve inconsistente, e fessurazione minima per le becche delle picche. Decisamente meglio il salto centrale agevolmente superabile sulla sx per una breve goulotte molto appoggiata. Il passo di forza e’ anch’esso superabile con relativa facilita’, grazie all’ancora ottima qualita’ della neve. Usati due friend medio piccoli per la progressione, e una vite da ghiaccio per le soste alla base dei tre salti piu’ critici. Il resto normale amministrazione, con uscita in vetta al tepore del sole tramite il bell’imbuto finale. Toccata l’anticima, scesi a prendere il gta pestandone una buona quantita’ gia’ mollata parecchio nel frattempo..sfido con lo “0” termico oltre i 3000..pretendere di rimanere a galla..pura utopia. Ci siamo tenuti a mezza, costa su terreni poi di colpo sgombri da neve, per la loro favorevole esposizione a sud per sentierino, fino a toccare ormai in fase piena di discesa dalle sembianze ormai di anello, la modesta elevazione della Rocca Bianca (1872m). Oltrepassato il vallone dell’Alpetto, altra neve cosparge ancora per intero il Piano Paladino che abbiamo attraversato da parte a parte pestandone altrettanta che va bene. Pulito di nuovo l’ultimo tratto ormai sopra le case di Meire.
Un’ azzeccata, originale, e valida alternativa alla via normale di salita a questa montagna, che ancora mancava a entrambi.
A m.gulliver riavvedutosi ultimamente dal rinfocolare i toni della polemica nei riguardi del sottoscritto..almeno cosi pare..i nostri complimenti e, un grazie per le “gucie”..inutile nasconderlo..ci hanno agevolato parecchio.
Con Rod.