- Accesso stradale
- Tutto ok fino a Ruata, dove però ai trovano pochi posti auto
Cima ingiustamente poco frequentata.
Abbiamo fatto il giro ad anello partendo da Ruata, seguendo il sentiero 418 dei Picchi per poi scendere dal vallone del Ricciavrè.
In salita tutto tranquillo. Il sentiero è ottimamente segnato e sempre ben riconoscibile. Per arrivare in cima abbiamo lasciato il sentiero in corrispondenza del grosso ometto (che abbiamo restaurato) posizionato su un grosso masso. Da lì abbiamo puntato ad un breve canalino terroso/ghiaioso che sbuca in cresta, seguita quasi integralmente sul filo fino alla vetta. Solo in un punto abbiamo aggirato le rocce sul lato N, guidati da alcuni ometti. Al ritorno dalla vetta abbiamo seguito lo stesso percorso fino al sentiero 418, costruendo qualche ometto nel canalino.
Da lì abbiamo proseguito su ottimo sentiero per il Colle del Vento del Forno e per il Piano di Pian Real. Si raggiunge un ambiente meraviglioso, sia nel Piano sia nel vallone Ricciavrè… Peccato per il sentiero! Dal Piano (2227 m) fino a circa 1400 il sentiero tende talvolta a perdersi un po’, ma per lo più si segue senza problemi. Da lì si entra nel bosco fino a costeggiare alcune borgate abbandonate, ma il sentiero è puramente teorico. Alcune sporadiche tacche e bolli gialli indicano la direzione da seguire, ma l’erba è talmente alta che proseguire è davvero faticoso e fastidioso (soprattutto quando all’erba si aggiungono rovi e ortiche). Volendo fare un anello consiglio di percorrere il vallone Balma (magari puntando a Molè), almeno in questo momento dell’anno.
Bella gita, peccato per il finale un po’ difficile. Poco panorama a causa delle nuvole, che si sono diradate mentre eravamo in discesa, offrendo una meravigliosa vista sul vicinissimo Pian Real.