Rossa (Rocca) da Forno di Coazze, anello valloni Ricciavré e della Balma

Rossa (Rocca) da Forno di Coazze, anello valloni Ricciavré e della Balma
La gita
andrea81
5 26/12/2015
Accesso stradale
ottimo

Giornata dedicata a chiudere una “incompiuta” di tanti anni fa.. Partenza dal Santuario di Forno di Coazze, nella prospettiva di fare un anello (e così è stato). Sceso a Ferria sono salito lungo la stradina asfaltata fino alla borgata Ruata, dalla quale con il bel sentiero 418 si prende rapidamente quota, prima nel bosco e poi con percorso più aperto, fino a incontrare la dorsale Est dei Picchi del Pagliaio. Salita sempre piuttosto sostenuta e redditizia, quando si entra nel cuore del Vallone Ricciavrè sembra di essere in luoghi dimenticati, e pensare che Torino è a due passi. Molto piacevole il lungo sentiero balcone che taglia i Picchi del Pagliaio, alternando rampe ripide a tratti di respiro. Superati i Picchi poco prima del Colle del Vento del Forno ho deviato a destra per pendii erbosi andando a rintracciare la cresta Ovest della Rocca Rossa (volendo si può salire anche prima per canalini erbosi). Si può mantenere quasi sempre il filo del crestone, aggirando le roccette sul lato sud fino ad un saltino che invece ha una traccia sul versante nord; da qui per rocce accatastate si arriva facilmente alla panoramica cima, condivisa con altri due escursionisti.
In discesa ho appunto scelto un bell’anello, quindi ritornato al Colle del Vento del Forno, ho continuato lungo il sentiero 418, dapprima in falsopiano e poi in decisa discesa fino al Pian Real (inteso come pianoro alla base dell’omonima cima). Da qui una breve risalita di circa 50 m di dislivello, con un po’ di ghiaccio sempre evitabile, mi ha condotto al Colletto Ciarmagranda. Seguendo le indicazioni da qui si scende piuttosto rapidamente al Rifugio Balma, che si vede solo all’ultimo, dal quale ho seguito il lungo e piacevole sentiero 442 del vallone della Balma, che mi ha condotto alla frazione Molè, da cui per un breve tratto asfaltato sono rientrato al parcheggio del Santuario, concludendo l’anello.
La giornata è stata molto calda e senza vento, molti escursionisti incontrati un po’ dappertutto; questa cima un po’ dimenticata tra i più noti Picchi del Pagliaio e il Pian Real, merita sicuramente sopratutto in questa stagione grazie alla posizione assolata; mi sento anche di consigliare l’anello perchè a fronte del tempo della gita che aumenta di circa 1h30′, permette di conoscere zone poco battute, ma con sentieri molto ben segnalati.

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