Rossa della Grivola (Punta) da Cogne per il Bivacco Gratton

Rossa della Grivola (Punta) da Cogne per il Bivacco Gratton
La gita
andreapgh
5 06/06/2015

Gita superlativa nata quasi per caso. L’obiettivo iniziale era raggiungere il Bivacco Gratton, che nonostante i 3200m non dovrebbe presentare troppa neve lungo il percorso di salita.
Partiamo quindi alle 7.15 da Cretaz (parcheggio vicino al orrente) a circa 1450-1500m di quota quindi più bassi
rispetto al sentiero che parte da Cogne, ma più vicino come spostamento. Iniziamo quindi a camminare con una temperatura gradevole lungo il sentiero 26 che entra subito nel bosco di conifere e sale ripido e costante fino al casotto del guardiaparco a circa 2400m. La salita è rapida e decisa grazie anche all’ottimo sentiero perfettamente tracciato e privo di asperità. Durante questo primo tratto di salita abbiamo già la prima piacevole sorpesa: branco di camosci tra cui un piccolo che viene allattato.
Superato il casotto si vede chiaramente il colle sul quale sorge il Gratton: a parte pochi nevai sembra alla nostra portata e così proseguiamo decisi nel vallone. Qui incontriamo molti camosci con i piccoli, che si muovono sotto l’ombra minacciosa di un’aquila.
Raggiungiamo a questo punto il tratto sotto il colle dove è necessario attraversare alcuni tratti innevati.
Nonostante la neve già molle (viste le temperature elevate sembra non ci sia stato rigelo almeno fino a 3200m) e la progressione a tratti più lenta usciamo sul colle raggiungendo il bivacco Gratton. Il colpo d’occhio è spettacolare su Grivola e ghiacciaio del Trajo e l’obiettivo della giornata è ampiamente raggiunto in poco meno di 4h.
A questo punto la gita prende una svolta ancora più interessante: è presto, il tempo è buono e non c’è traccia di possibili temporali, la neve è scarsa e non ghiacciata. La Rossa della Grivola ci sta chiamando!
Superato il ripido pendio di neve morbida ma ancora portante raggiungiamo l’ampia cresta pietrosa e da qui la vetta con l’imperdibile vista sul Gran Paradiso. L’emozione è ancora più grande quando scopriamo da diari di vetta che la cima supera i 3600m (a memoria pensavamo fosse 3500). Troviamo inoltre una temperatura più che gradevole, impensabile a giugno a quella quota e ci fermiamo a godere di questo magnifico posto.
Scendiamo dunque per la via di salita incontrando i nevai (comunque pochi) ancora più molli. A tratti si sprofonda e ci si bagna, ma ormai è fatta. Una volta sotto il colle incontriamo gli Stambecchi che sembrano aver dato il cambio ai loro cugini… Torniamo al casotto del guardiaparco dove ancora molto dislivello ci attende. Qui una vipera ci invita a non trattenerci troppo e così alle 17.15, dopo 10 h di marcia torniamo alla macchina.

Giornata memorabile, con raggiungimento di uno degli obiettivi più ambiziosi a livello completamente escursionistico.
Grazie a Lorenzo per la scelta dell’itinerario, completamente azzeccato

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