Roseg (Piz) Canalone Marinelli

Roseg (Piz) Canalone Marinelli
La gita
grivola
5 12/10/2015

Condizioni della neve pressochè perfette fino al colletto (neve trasformata e dura), tutti i canali avevano scaricato nei giorni precedenti. Abbiamo trovato manto continuo solo dopo il rifugio Marinelli. Purtroppo però, nella parte sommitale, il discorso cambia completamente. Qui la neve è aggrappata a qualsiasi superficie, anche verticale, con concrezioni a fungo dello spessore di diversi centimetri che riempiono ogni minimo spiraglio delle rocce. Dove invece la neve è riuscita a depositarsi è inconsistente o forma delle croste non sempre portanti. La cresta sembra assolutamente impossibile da risalire, ci attende la lunga ridiscesa del canale. Ma quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, e Luca “il ragno”, con capacità e nervi poco umani, risolve tutta la via di salita (comunque 2 h per forse 100 m di dislivello). La cresta a nord di discesa è un altro film dell’orrore, con moltissima neve farinosa che avvolge tutto, ma anche qui Luca crea dal nulla una traccia sospesa nel vuoto tutta sul filo (altre 2 h per meno di 100 m di dislivello). Il ritardo accumulato in questo tratto dell’itinerario, unito ad un fitto nebbione dal Passo Sella in poi e alla mia stanchezza che ci rallenta il passo, ci portano a rinunciare al rientro alla macchina in serata per ripiegare su una seconda notte al bivacco Parravicini. Il bivacco è un pezzo di storia dell’alpinismo, superminimalista ed inalterata costruzione che svolge la sua funzione dal lontano 1936, meriterebbe un ampliamento e una dotazione un po’ più ricca (per esempio dei materassi ed un tavolo).

Sicuramente la più impegnativa salita in alta quota che ho mai affrontato, visto le condizioni della cresta. Grandissimo Luca, che non conosce dolore, stanchezza e dubbi e risolve tutti i problemi. Geniale Giancarlo a proporre questo itinerario, veramente fantastico.

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