- Accesso stradale
- sterrata in condizioni discrete fino a dondena
salendo dal vallone dei banchi, non si tocca praticamente più il ghiacciaio ma si risale la morena sinistra orografica.
sulla lingua di neve ripida prima del colle della rosa forse utili i ramponi in caso di neve dura, io non li ho usati.
cresta completamente pulita.
ghiacciaio dei banchi in agonia: chi vuole vederlo si affretti, non durerà più di un paio d’anni.
sulla cresta mi sono fermato al saltino di II grado: completamente da solo e senza corda ho avuto qualche preoccupazione per la discesa. osservando poi con il binocolo tre escursionisti saliti dopo di me, passati con un giro più largo, sospetto che la fessura su cui mi sono intestardito non fosse quella più semplice (e in effetti oserei dire che non mi sembrava II grado).
in ogni caso bel giro, ottimo panorama sul rosa al gran completo. discesa per il lago miserin.
mi permetto una considerazione finale, che forse serve a qualcosa fare pubblicamente: su una montagna relativamente importante e famosa come questa, la cui via di salita più accessibile presenta un’unica difficoltà tecnica di pochi metri potenzialmente molto pericolosa (le lapidi lo dimostrano) è un miracolo che a nessuno sia ancora venuta l’idea di attrezzare una corda fissa. io forse tornerò sulla rosa dei banchi quando sarò più in pace con me stesso, o forse con un compagno e la corda, o forse non ci tornerò più. ma speriamo che la montagna rimanga così!