Ronce (Pointe de) – Pointe du Lamet traversata dal Col du Lou al Signal du Lac

Ronce (Pointe de) – Pointe du Lamet traversata dal Col du Lou al Signal du Lac
La gita
andrea81
5 24/08/2008

Memorabile! Una delle più belle giornate sui monti che io ricordi.
Ci vuole però un ottimo allenamento perchè i circa 2300 metri di dislivello non sono pochi, e non ci sono vie di fuga intermedie.
Partiti alle 7.30 dal Plan des Fontainettes, in 11 ore abbiamo completato il percorso, concedendoci su ogni cima una breve sosta di 5-10 minuti, un po’ più prolungata sul Roncia per pranzare.
Gli ostacoli maggiori si incontrano dal Col du Lou fino al Signal du Grand Mont Cenis, principalmente a causa del terreno assai friabile che in alcuni punti non concede grossi margini di errore. Ma se all’inizio è anche possibile seguire il filo di cresta con roccia migliore, per raggiungere la cima del Signal è necessario percorrere una cengia detritica sul versante della diga, cengia sospesa su ripidissimi canali che precipitano. Anche il canalino che dà accesso alla cima è molto scivoloso.
Una volta sul Signal si percorre praticamente sempre l’ampia cresta detritica che non oppone quasi mai ostacoli. Faticosa la risalita al Roncia su fini detriti mentre si lambiscono i resti del ghiacciaio. Poi i saliscendi continuano, lievi per raggiungere la Pointe du Vieux e la Punta di Chapeau, per poi discendere all’ominimo passo, mentre la risalita verso la Punta de l’Haie è ben più faticosa e ripida (considerando i 2000 metri già nelle gambe). Qualche roccetta facile da percorrere o per cresta o per una labile traccia sul versante sud e si tocca l’ampia punta de l’Haie, ormai ad un passo dal Lamet.
Ancora facile cresta detritica e si giunge alla base del torrione che costituisce la vera Pointe du Lamet (sulle pietre circostanti numerose scritte risalenti alla seconda guerra mondiale!). Per toccare la cima si salgono queste rocce molto appigliate per un canalino di 3-4 metri.
Per proseguire verso la vicina Signal du Lamet non conviene proseguire in cresta, che presenta un esposto passaggio di disarrampicata, ma si può aggirare questo torrione dal versante in direzione del Rocciamelone (terreno scosceso e scivoloso, ma ci si può appigliare alle rocce affioranti discretamente stabili. Forse è anche possibile trovare un passaggio sul lato del ghiacciaio del Lamet.
Giunti sul Signal du Lamet più nessun problema. Scesi all’ampia conca detritica con il Signal du Lac, abbiamo optato per seguire il sentiero classico in direzione della Punta Baraccon de Chamois fino ad un curioso masso posto su una crestina. Da lì abbiamo individuato una traccia che scendeva in diagonale verso sinistra (direzione forte Roncia) quasi divertente da percorrere galleggiando su fini sfasciumi.
Lungo traverso passando poi ad una fascia di grossi massi accatastati e poi infine a ripidi pascoli, dove è facile rintracciare un sentiero delle mucche per ritornare finalmente all’auto, con gran sollievo per i nostri piedi!

Grandiosa gita in compagnia dei soci Danilo e Marco, compagni di queste grandi avventure.
Ci voleva molta convinzione e determinazione per realizzare una traversata così lunga, ma il tempo è trascorso tra battute e allegria.
Giornata senza una nuvola, senza un filo di vento, con temperatura ideale (tutto il giorno in maglietta).
In cima al Roncia incontrato le uniche persone in giro oltre a noi, i simpatici Giovanni e Piera compagni di gita all’Argentera ed i loro due amici.

Ah dimenticavo…PANORAMA SENZA UGUALI! tutte le montagne erano visibili…Quando ricapiterà di salire 9 cime sopra i 3000 metri in giornata??

foto nei prossimi giorni su www.lafiocavenmola.it

Link copiato