Dopo la traversata dal colle delle traversette alla Punta Venezia decido di proseguire sulla punta Udine e da qui compiere la traversata Gagliardone ma in senso contrario.
Anche in questo caso non ho trovato neve quindi picca e ramponi non servono ,indispensabile ,invece,la corda X fare le calate (in tutto 6)mi sono portato la corda da 60 e mi è servita. X il resto ho arrampicato slegato ,anche se avevo l’occorrente x farmi sicura ho deciso di non usare nulla ,un po’ X essere più veloce un po xchè le difficoltà sono rimaste gestibili,al limite ma gestibili.
Seguendo gli spit e qualche ometto non ho avuto difficoltà a reperire il percorso che comunque non ha mancato di regalare emozioni angosce e momenti batticuore.
Soprattutto quando ad un certo punto il cielo si è fatto grigio ed e anche scesa qualche goccia
Ho temuto il peggio.
Ma poi X fortuna è finita lì ,e piano piano dopo un lasso di tempo infinito sono arrivato sano e salvo in vetta alla Roma.
Discesa dalla normale ben visibile è tracciata in venti minuti ho raggiunto la base.
Qui le difficoltà e con esse angosce e paure sono finite è di colpo mi sono sentito felice molto felice.
Rientro in tarda serata su facile sentiero ben segnalato dove ironia della sorte sono inciampato su di un sasso finendo x terra X fortuna senza conseguenze.
Cresta molto bella soprattutto l’ambiente .
Giornata molto intensa e faticosa.
Da solo e in solitudine sia perché non avevo un socio sia xchè durante la traversata non ho incontrato nessuno.