Lunga traversata classica, molto estetica. I torrioni da superare sono molti e l’ottima spittatura permette di passare quasi sempre fedelmente sul filo di cresta. La roccia nel complesso è più che buona. Le difficoltà in arrampicata e disarrampicata non raggiungono il V grado. Vista la lunghezza è da impiegare quanto più possibile la progressione in conserva. Per eccesso di zelo abbiamo fatto forse più tiri del dovuto arrivando sotto il muro della Udine in orario avanzato. Ripiegato dalla Breccia degli Angeli (l’intaglio subito sotto l’ultimo tratto che costituisce il muro rosso della Udine): si scende il canale ghiaioso (lato sx della cresta) ma invece di percorrerlo tutto per poi risalire al colle del Porco, noi abbiamo imboccato il primo canale collaterale che si trova sulla dx faccia a valle,(occhio, pietre instabili) riuscendo così a risalire direttamente appena sotto la vetta della Udine senza dover perdere troppo dislivello.
Nel complesso una traversata di sicura soddisfazione, da affrontare solo con meteo stabile. Usato solo qualche friend, ma non sono indispensabili.
Un grande grazie per le preziose indicazioni alla coppia di alpinisti Genovesi che ci ha preceduto!!!
Con Vichi