Rollin (Gobba di) da Cervinia

Salito lungo la pista di servizio, dedicata alla salita di scialp/ciaspolari/pedoni che però non è segnalata (l’unico cartello si incontra dopo Plan Torrette) ma comunque abbastanza evidente (si vede una rampa ripida subito dopo la partenza sulla sinistra degli impianti di Cretaz).
Prima parte molto ripida poi dopo Plan Torrette si aprono i pendii che portano al Teodulo, ampi e poco pendenti. Dal Teodulo si segue la pista di collegamento con Plateau Rosa e quindi stando ai margini (traccia del gatto) sono arrivato sotto le pendici della Gobba di Rollin dove ho seguito alcuni scialpinisti (abbandonato quindi le piste) che hanno salito il pendio a sinistra di una calotta glaciale) raggiungendo più direttamente la cima.
Sceso poi dalle piste, non prima di aver fatto una capatina al vicino Piccolo Cervino (un circo, ma vale la pena salire alla terrazza in cima per il vedere il panorama).
Per la discesa avevo inizialmente intenzione si usare gli impianti, poi visto il costo ho pensato che una passeggiata defaticante poteva andare comunque bene.
Discesa rapida, un po’ di zoccolo tra il Piccolo Cervino e Plateau Rosa per la neve recente ancora simil-farinosa, poi dal Teodulo in giù neve marcissima, divertenti scivolate dove le pendenze lo hanno permesso, caldo a tratti opprimente.

Non è certo una gita per gli amanti della solitudine, ma un buon allenamento sia per il dislivello che per la quota. La coesistenza con gli sciatori comunque non è problematica vista l’ampiezza degli spazi.
Con buon passo ho impiegato 4 ore esatte (2 per il Teodulo), anche se dopo Testa Grigia la fatica e la quota si sono fatte sentire abbastanza.
Come immaginabile tantissima gente, molti scialpinisti diretti al Breithorn, contati a centinaia. Caldo anche in cima, a parte una leggera brezza.