Bella e rilassante escursione, guarda caso sempre in montagna dove non si fa terrorismo, nella maniera piu’ assoluta, ma si cammina soltanto. Scelto di salire da Eaux Rousses anziche’ da Rhemes N.D. La motivazione e’ semplicemente legata al fatto di poter cosi’ disporre se non altro di un agevole e comoda mulattiera che abbiamo sfruttato quanto piu’ possibile x un un rapido approccio al Col de Sort. Abbandonata solo poco oltre l’alpe Diouan x entrare nel valloncello detritico con solo piu’ rari e sbiaditi segni di vernicie gialla qua’ e la’, ad aiutare al meglio nella ricerca del percorso meno disagevole a guadagnare il colle. Il resto della salita dal colle in poi, nient’altro che una cresta parete senza percorso obbligato su sfasciumi, la cui insidia maggiore e’ stata quella di doverci camminare sopra pari come scivolare sul sapone, per la formazione di verglass in superficie, a seguito del brutto tempo che ha infierito qui fino a ieri. Nonostante cio’ la salita ha offerto anche qualche spunto piacevole, con il sole a tratti far capolino da dietro le nuvole in un cielo in prevalenza nuvoloso. E una volta in vetta ecco che istintivamente la curiosita’ invita a buttare l’occhio dall’altra parte, alla ricerca di un possibile percorso alternativo alla salita. Che, quasi sempre si riesce a individuare a seguito di un esame preliminare, anche se non in possesso di informazioni relative a precedenti passaggi che in questo caso pare non ve ne siano stati ad oggi, e’ un po’ come andare all’avventura, e che avventura sia. Di fatto la cresta che prosegue in direzione nord verso la P.Bianca, fino ad un’evidente sella la cui quota 3211m ne indica l’ubicazione esatta nella mappa all’1:25.000, si puo’ considerare al massimo una EE/F. Dalla quale senza inventarsi poi chissa’ che cosa di strano,(solo terreni ripidi ma non difficili) prendere a verticalizzare giu’ fin sopra i tetti della reale casa di caccia, in localita’ Orvieille a riprendere il sentiero n.2 gia’ percorso all’andata. Un bel giro di ampio respiro, piu’ l’aggiunta di un pizzico d’avventura al suo interno. Con i ritrovati Carlo e Corrado.