A mio avviso, il suggerimento sul punto di attacco è rivedibile: seguire l’avvio del sentiero glaciologico DOPO la cascata (svoltando a sx sul pontino) fa perdere qualche minuto, ma consente di partire con molta più calma, senza salire dritto per dritto. Prestare massima attenzione ai bolli rossi in corrispondenza della cascata al fondo del primo vallone di pietrame: attraversato il torrentello l’istinto suggerirebbe di proseguire a dx, mentre bisogna spostarsi a sx (“scavalcando” la cascata). Da lì in avanti si seguono ininterrottamente i segni rossi fino al colle e poi ancora i bolli e qualche freccia: come regola generale, se non riuscite a vedere ALMENO un bollo state sbagliando strada. Su tutta la pietraia terminale, prestare massima attenzione alla franosità del terreno: si muovono (e rotolano) anche massi medio-grandi. I 3/4 passaggi di arrampicata sono più che gestibili e mai esposti, un pochino di cautela in discesa perché qualche appiglio in realtà ‘muove’.