Rognosa del Sestriere (Punta) Parete Est

Rognosa del Sestriere (Punta) Parete Est
La gita
fedeneg
4 26/03/2006
Osservazioni
Nessuno
Quota neve m
1600

Questa è un’appropriazione indebita di discesa, lo dico subito.
Io ne sono ideologo, teorico, studioso, verificatore di condizioni, sono stato l’accompagnatore ufficiale, recuperatore, ma (sic!) non ho mai sceso un metro della parete.
Dietro fortissime pressioni del Guru Enzo Ala e di Luca Savoja mi metto ora a raccontare la loro impresa.
Ieri pomeriggio ho risalito la valtroncea fino alla fontana Landeniera per verificare le condizioni della parete. Il canale alto c’è, si può tentare. Non si vede la parte bassa, ma è quella con meno problemi. Al ritorno inizio a sentirmi stranamente stanco, con un mal di schiena che si irradia dai lombari. Penso sia la lunghezza della strada ed il passo pattinato a cui non sono abituato. Alla sera combiniamo con Luca ed il Guru per essere in punta alle 8.
A nanna sento questo male diffuso a schiena, gambe e si aggiungono le braccia. Eh sì. non sono abituato a spingere sui bastoncini per tutti quei km della valtroncea. Due dei bimbi hanno 40 e 38 di febbre da 3 giorni. Ora si aggiunge il terzo con 40. Sveglia moooolto presto. Male dappertutto e gambe molli. Iniziando la salita passa tutto.
Non so come, reggo 500 metri, poi cedo di schianto. Ancora al buio torno indietro. A Sestriere arrivo che albeggia, ci saranno già 300 garisti che assediano gli impianti. Prima mi ficco in auto pieno di brividi e barcollando, poi mendico tra bar e scuole di sci una tachipirina che nessuno si degna di darmi. La risposta standard: alle 9 aprirà la farmacia. Sì, ma cazzo, sono le 7!!!
I 2 prodi sono in punta alle 8. Dopo i primi metri sulla NO si infilano nel canale d’entrata della est e spariscono. Finalmente apre la farmacia, posso prendere la tachipirina 1000. Sposto la macchina in valtroncea e li aspetto leccandomi le ferite ed osservando mamme, nonni bimbi e zii che fanno sci di fondo. A quasi 3 ore dall’inizio della discesa, suona il telefono. E’ Luca, sono sulla pista della val troncea. Hanno ravanato un casino per superare la barra di rocce alla base della parete, ma ormai è fatta.
Al baretto di Cesana il Guru, entusiasta della discesa, forse per rendermi partecipe, mi paragona a Motti: inventava le linee di salita per gli amici e poi li seguiva, una sorta di coach. Dopo adeguata toccata di palle, la merenda prosegue tra zabaglioni, toast e birre. Poi via, verso una nuova tachipirina.

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