Roda di Vael – Diretta Rizzi

Consiglio di utilizzare la relazione ottima di Sass Baloss. Soste in ordine, alcune da collegare. Il bellissimo e sostenuto tiro del diedro ha qualche chiodo ma è da integrare. Via abbastanza logica, solo il 6° tiro ci ha fatto perdere un po’ di tempo. L’tinerario giusto parte in traverso, verso destra, dalla sosta per qualche metro fino a trovare un cordone, da qui salire in verticale, passando a destra di un tettino nero, fino a trovare un chiodo. Non abbiamo trovato l’ultima sosta prima della cima, quella sul cengione pieno di detriti, perciò abbiamo sostato su un grosso masso per fare l’ultimo tiro, che porta in vetta, per facili passaggi. Scesi con la ferrata che porta al rifugio Roda di Vael. Partenza seggiovia Paolina ore 8.30, non alle 8 come ci era stato detto.

Primo giorno di ferie e partenza col botto per me e Franco, la vagabonda, in attesa, ovviamente assente. Bella via ad una parete meno nota rispetto alla Ovest, ma che non ha nulla da invidiarle. Bellissimo il diedro. Giornata con bel tempo e vista mozzafiato dalla cima. Molti escursionisti che facevano l’anello della vetta con le due ferrate. Abbiamo dovuto fare anche un po’ di running per non perdere il passaggio della seggiovia.