Rochers Charniers (Pointe des) e Pointe de Chalance Ronde da Montgenèvre per il Passo dell’Asino

Rochers Charniers (Pointe des) e Pointe de Chalance Ronde da Montgenèvre per il Passo dell’Asino
La gita
giada
5 21/08/2010

Giro ad anello con discesa al Pian dei Morti, risalita al colle dello Chaberton e discesa a Monginevro. Dislivello circa 1600 m. ma secondo me più corta che ritornare dal Passo dell’Asino.

Prima gita di una tre giorni in alta valle Susa con Carla e Luca, e finalmente veniamo a fare queste montagne che sogno da diverso tempo, non nego di esser attratta terribilmente dallo Chaberton dove son stata un numero imprecisato di volte e in tanti modi diversi, in fondo al cuore sogno sulla via del ritorno di salirci su, ma son certa che i miei due soci avrebbero giusto qualcosina da ridire dopo quello che non sanno che li aspetta….
Beh, dopo il viaggio di avvicinamento di Carla e Luca direttamente dal mare, io ero venuta su ieri col mio compagno e il cane, ci avviamo da Monginevro in una giornata splendida! Subito veniamo allietati da 6 scoiattili che giocano ad un ritmo impressionante sui larici della zona, saltando da un ramo all’altro e rincorrendosi su e giù, già lì io mi perdo incantata dal loro giocare gioioso e vengo presto richiamata all’ordine dai miei soci! Ok, ripartiamo e in breve ci allontaniamo dall’affollato sentiero dello Chaberton per seguire la nostra meta, finalmente un pò di pace, non incontreremo nessuno tutto il giorno. Saliamo facilmente su un residuo nevaio nella conca sotto al passo dell’asino e cercando di salire dove sembrava meglio, arriviamo al Passo dell’Asino con Carla che dice sulla prima cima non vengo, farà così con tutte le altre, ma poi le salirà tutte e tre!! Bellissima la vista, sono in paradiso! Spazio su tutte le cime sognando quando finalmente riuscirò a salirle tutte, coronando un mio sogno in questa valle che amo tantissimo e dove ho ricordi splendidi! Vediamo due signori salire da Fenils, ma non ci incontreremo, loro ridiscenderanno da dove son saliti, ravanando prima sul versante ovest della Chalanche Ronde per poi ritornare al passo dell’Asino e scendere. Proseguiamo per la Punta e infine i Rochers Charniers. Sono combattuta se proseguire sui Trois Scies o scendere dalla casermetta e da li a prendere la strada dello Chaberton, andrei da entrambe le parti, ma sceglieremo questa seconda via. Inutile dire che durante tutta la giornata son stata richiamata spesso a rientrare nella realtà, persa com’ero ad ammirare quanto mi circondava, vagando e sognando raminga nei miei pensieri…eh chi sarebbe mai più venuto via da lì!!?? E’ stata dura! Son posti per chi ama i luoghi selvaggi, lunari, solitari e senza sentieri o comunque fuori dai soliti giri: non so quanti altri potrebbero provare emozioni simili alle mie, ma è giusto quel che piace a me! E poi coniuga la mia passione per le opere fortificate con la montagna, quindi guai a chi è con me se va di fretta!!
Vabbè, bando alle ciance e ritorniamo al nostro giro, come dicevo scendiamo seguendo il crinale che dalla Punta va alla Croce del Vallonetto, è più comodo per camminare invece di scendere direttamente per pietraia fino al casermone, dal casermone con vecchio sentiero militare ci si va a ricongiungere con la strada che sale al colle dello Chaberton dove son rimasta in contemplazione; così facendo il dislivello sale a circa 1600 metri. Al colle gli amici mi han detto: non ci pensare nemmeno! e così siam scesi per il sentiero, ora deserto, fino a ricongiungergi col sentiero del mattino e giù fino a Monginevro chiudendo un bellissimo e selvaggio anello!

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