- Accesso stradale
- Fino alla funivia per il rifugio Torino, in località Palud di Entreves
Condizioni della salita buona e traccia ben battuta.
Tutta la gita percorsa coi ramponi, ma roccia asciutta salendo alla gengiva e dalla fine della cresta in vetta.
Si percorre il ghiacciaio del Gigante, superando un piccolo crepaccio dopo il Colle omonimo e poco dopo la terminale.
Percorso il canale a destra ben rigelato, ma alla fine sfasciumi (in alternativa salire per le roccette e neve sulla sinistra).
Da qui saliti alla Salle à manger (“se il percorso diventa troppo difficile vuol dire che state sbagliando”, come ci ha suggerito una guida) per tracce, brevi saltini (tutto fattibile in conserva/slegati). Dalla salle cresta ottima, attenzione ad eventuali cornici ed a non cadere!!
Scivolo di neve/ghiaccio a metà cresta fattibile disarrampicando, senza perdere tempo in calate (attenzione però che se continuerà a fare caldo affiorerà sempre più ghiaccio vivo!). Da qui alla base della cima per cresta rocciosa/nevosa.
Per la vetta possibile scegliere diverse vie, noi siamo andati su dritti dalla base in vetta in conserva protetta ma da attrezzare (II, III continui e pp. III+). Due doppie con una corda da 80 m (ma basta una da 60 m), si trovano numerosi cordoni e spit.
Ritorno per lo stesso itinerario.
Alla salle è possibile slegarsi.
Usati cordini/fettucce, 6 rinvii, 2 friends medi e 2 viti da ghiaccio.
9 h dal rifugio-al rifugio, molto diminuibili avendo sicurezza sul terreno, procedendo senza indugi e proteggendo quello che basta.
Dalla terminale del ghiacciaio al Torino di corsa in 18′. Qualcuno conosce record migliori?
In compagnia di Curzio e Saverio.