- Accesso stradale
- Ancora lavori di sistemazione al colle dell'Izoard, pochissimi posti auto.
Per gli amanti degli sfasciumi di ogni genere, dal fine finissimo al grosso ed instabile. Noi siamo saliti e scesi dalla cresta sud con una mezza corda da 60m doppiata.
Nella parte tra il Col des Portes e il Colle X occorre fare attenzione a non smuovere e a seguire, subito prima di arrivare al colle X, la traccia sulla destra di una grossa protuberanza, per non infilarsi in un disagevole diedro camino sporco e sconsigliabile. Dal colle X abbiamo preso la via di cresta PD III max (60-70 m di arrampicata divertente), svoltando sul terrazzino a sinistra subito dopo la corda fissa (1° spit con moschettone), prendendo il diedro che sale verso la cresta sud (2° e 3° spit con moschettone). Di qui per salti e terrazzini (4° e ultimo spit) si arriva alla vetta rovinata da ben due ripetitori (ci vuole proprio del coraggio a ridurre una cima in questo modo). Salendo ho integrato con alcune fettucce su massi per sicurezza. Ci siamo poi calati (2 calate con corda da 60m la prima da un masso su una fettuccia che ho abbandonato, la seconda dal terzo spit) dalla cresta per tornare al colle X. Abbiamo sentito molte scariche dall’ultima parte di normale e nel canale che arriva al colle X, alcune notevoli. Quando eravamo a metà del traversone di rientro c’è stata anche una grossa frana sempre dal canalone sotto il Colle X.
Ritengo di sconsigliare vivamente la salita dalla normale (ritenuta escursionistica) perché si muove tutto, e data l’esposizione è a mio parere inutilmente pericolosa.
Fatevi un regalo, portatevi corda e imbrago, due fettucce e due rinvii se volete integrare.
Con Gabriele che mi ha seguito in questa mia prima esperienza come capocordata.