Rochebrune (Pic de) Via Normale e Cresta Sud dal Col d’Izoard

Rochebrune (Pic de) Via Normale e Cresta Sud dal Col d’Izoard
La gita
pedrito
4 14/08/2011
Accesso stradale
ottimo

Su questa relazione, è neccessario fare solo un po’ di chiarimento: può essere utile come modello, anche se è gia un po’ vecchiotto quella di Kaps (http://www.kaps.it/index.php?p=relazione&rel=55), concordo con ciò che è stato detto dai miei predecessori, ma urge fare solo qualche aggiornamento e puntualizzazione:
– il sentiero del col Perdu al col des Portes è evidente ed ancora in buone condizioni (attenzione, come da relazione, avendo al mattino il sole in piena faccia a scendere subito sulla sx dal col Perdu e non salire…).
– Dal col Portes al colletto X, il sentiero è peggiorato, così a detta di chi salendo con noi l’aveva percorsa diversi anni fa: conviene seguire beni gli ometti e tenere la sx salendo (terreno migliore, meno pietrisco fine)
– L’ultimissima parte finale fino al colletto X (o intaglio tra le due cime) e sempre più sfasciumata (vedi foto), elemento abbastanza ovvio per una montagna di questa roccia calcarea, ma per fortuna ci sono ancora roccette che spuntanto sul terreno duro in mezzo al pietrisco che agevolano sia la salita e soprattutto la discesa. Attenzione è facilissimo far partire qualchecosa, soprattutto in discesa nel primo tratto dal colletto, scendere con attenzione o aspettare, che non ci sia nessuno che sale e che scende, per calarsi, eventualmente, alla vaccaputanga…
– PRECISAZIONE IMPORTANTE:
PER L’ALPINSITICA: dal colletto X per la parete sud-est l’attacco è evidente (canapone-bollo) superata la prima paretina ci si sposta tramite ampia cengia per alcuni metri a dx sul filo della cresta, da qui si vede più in sù, il secondo spit-rinvio, da lì sempre dritto difficoltà max II+ (vedi foto) (complessivamente F+, assolutamente NO PD-), volendo c’è del III, ma bisogna andare a cercarselo, 100 mt abbondanti il dislivello.
– PER L’ESCURSIONISTICA: la valutazione corretta è EE/F- (vedi foto) noi l’abbbiamo fatta in discesa: il canalone oramai è sempre più franoso e rimangono tracce del vecchio sentiero (scendere con delicatezza e vicini), e puntare con svolte e roccette da disarrampicare, per evitare il pietrisco, all’intaglio segnato. Da lì abbiamo preso una cengetta che attraversa la placca (vedi foto in rosso puntinato) sempre più stretta, ma con comodi appigli per le mani (fessura parallela sopra la testa). Non c’è particolare esposizione si è solo staccati qualche metro dal colletto, ma è il passaggio più “pulito” e a nostro avviso più sicuro, non so se sia quello giusto, ma il resto sembrava parecchio franoso e inidioso, fate vobis.
Considerazioni personali: la parete si può relativamente salire in “libera”, con attenzione a due passaggi più difficoltosi, ma la roccia è ottima (fantastico calcare altro che serpentino….)! Volendo uno spezzone da 30 mt non fa assolutamente schifo ed è più che sufficiente, possibilità di fare anche sicurezze intermedie e “volanti” su una miriade di buoni spuntoni. Casco assolutamente da portare! Soprattutto se c’è gente sul percorso dal col des Portes fino in cima.

Complessivamente una grande bella montagna (discorso a parte per i ripetitori), d’altronde un grande classicone per noi torinesi che spesso ne vediamo da lontano l’elegante silhouette… dalle nostre valli, se la parte finale alpinistica fosse lunga almeno il triplo sarebbe da *****, purtroppo è corta…, per tanto consigliatissimo salire dalla parete e scendere dal canalone, altrimenti vi perdete un bel pezzo della salita. L’ambiente spettacolare in particolare dalla vecchia casermetta fino in cima, fa dimenticare l’ “amabile mezzacosta” di Kaps… 🙂 e l’immenso pietraia e pietrisco da percorrere. Fantastico panorama e giornata meteo sulla Francia e stranamente poca gente in vetta: poco più di una decina compresi noi quattro.
La perdita in quota del col Perdu, non è poi così tremenda e soprattutto isola totalmente il bel “lunare” vallone dal caos “motoristico” dell’Izoard.
Oggi con wolf82, che ringrazio per aver portato la corda e fatto sicurezza ai soci, mentre, come al solito, io cacchieggiavo facendo una mazza e fotografie e tutto spiano… un saluto particolare agli inossidabili Roby-Adry: una garanzia!

Link copiato