- Accesso stradale
- Con auto alta si arriva comodamente al park a fine sterrata (2-3 chiazze di neve hanno i giorni contati)
- Osservazioni
- Visto valanghe lastroni esistenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2100
3min di portage dal pontino a q. 2050m (il cui attraversamento è il vero crux della gita, specie al mattino con -1° e la brina). Neve continua ma nei primi 100-200m a breve ci sarà qualche interruzione. Buono innevamento dai 2300m in su, utili i rampant dall’ultima rampa sotto il Col des Portes. Si sale ancora sci ai piedi comodamente fino ai 3100 poi conviene calzare i ramponi. Canale in condizioni abbastanza comode per la salita, sono presenti 3 strettoie: una bassa che in realtà è legata ad uno scivolamento di neve e poi 2 strettoie nell’ultima parte. Ho fatto la ca$$ata di lasciare gli sci alla breccia: quando mi sono affacciato nel canale E dopo la fissa e il traverso mi sono reso conto che era tutto perfettamente innevato e si sarebbe potuto partire sci ai piedi dalla cima…mannaggia a me. Dall’antenna ho ancora attraversato alla cima con la piattaforma (breve tratto roccioso con 2 fix) e da lì sono sceso diretto fino al traverso su pendenze minori e neve migliori. Partenza dalla breccia con 5 curve su 20cm di farina da lacrimuccia, 1° strettoia passabile mettendo gli sci dritti per 2m, la 2° invece va scalettata (con sci 178 si passa al pelo). La 3° si evita sciando sulle contropendenze di dx. Neve dura fino al Col des portes con un velo di fresca sopra, quindi ho optato per aspettare e scendere verso S fino al pianoro 2630, da lì breve ripellino fino al Col des Portes e giù dal versante N di salita su una crema al burro spaziale, mai sfondosa né collosa, fino a 3min dall’auto.
Dopo averlo fatto 2 volte a piedi pestando una infinità di pietre valeva la pena metterci il naso per neve (mille volte meglio!!!). Un solo altro solitario in zona fermatosi al colle.