- Accesso stradale
- Arrivato a piedi ma numerosi parcheggi presenti
Prima parte normale da una Borgata Molè fantasma, salita nei campi e nei boschi, assolutamente poco frequentata ma ben segnalata poiché quasi tutti preferiscono il sentiero militare che si incrocia dopo circa 1.5-2 km proveniente da un ponte sul rio Balma. Da questo punto vi si apre il vallone, molto suggestivo, estremamente pietroso e si risale incrociando anche una fontana. Dopo qualche km e una buona salita si raggiunge il rifugio Balma a circa 2000 m.
Superato il rifugio si continua a risalire, incrociando prima il bivio per il laghi e poi salendo si incrocia un pannello solare raggiungendo l’altro vallone (dove vi si vedono da lontano mucche al pascolo). Da qui si sale ancora un pochino trovando la fontana del lupo (ultima fino a su) per poi raggiungere l’ultima spianata. Da qui si può vedere molto bene la cappella sul Monte Robinet.
Ultimo tratto di salita impegnativo per raggiungere il colletto ma non estremamente lungo.
Dal colletto buon panorama della val Chisone e val Sangone. L’accesso al Robinet sulla sinistra è molto veloce e semplice, praticamente in piano, alcuni tratti leggermente esposti hanno corda fissa. Ultimo tratto in compagnia di 3 stambecchini.
Dal Robinet possibilità di scendere per Colle Loson (non fatta per mancanza di tempo).
Tornando indietro invece si può salire sul Rocciavrè sulla destra del colletto. La salita è più impegnativa dell prima e porta via una buona mezz’ora, prima parte ben segnata dopodiché si sale attraverso grossi massi rossi, non vi è una gran segnalazione in questa zona se non attraverso ometti sparsi ma il percorso vi si trova facilmente tenendo presente dove è la cima. Si arriva proprio sul tratto di cresta, molto esposto sul lato val Susa con bellissime rocce verticali, non è complesso e discretamente segnalato da ometti. La parte finale ha due corde fisse molto utili poiché vi è un esposizione maggiore. Panorama fantastico di val Susa e val Chisone e dell’arco alpino rovinato in parte dalla nebbia ma ne vale la pena.
Discesa in fretta e furia dalla via di salita e ritorno al rifugio, sosta e ritorno giù attraverso stavolta il sentiero militare.
Incontrati due gruppi di persone su che hanno dormito al balma.
Ambiente molto suggestivo, prossima volta si prova l’anello, molto gentili i volontari del rifugio Balma in cui vi tornerò sicuramente.
Unica zona in cui il telefono prendeva è stata la cima del Rocciavrè.