Itinerario che si svolge probabilmente in uno degli angoli meno “battuti” del Parco, difatto l’itinerario non è breve ed è caratterizzato da diversi saliscendi e da percorso che si svolge per più di metà su pietraia, oltremodo, se si passa per la deviazione per il Lago del Laus e si sale anche il Robinet, il dislivello complessivo si aggira sui 900 mt abbondanti. Avverto solo che per correttezza e precisione che la difficoltà complessiva dell’itinerario è EE e non E. Tuttavia, a mio avviso, è l’itinerario più bello e vario per salire queste due montagne, anche se più impegnativo rispetto al consueto itinerario dalla Val Sangone, tuttavia non presenta particolari difficoltà, tranne il prestare un po’ di attenzione al canalino che attraversa la fascia rocciosa del Vallone del Rouen e in un passaggio poco prima della cima del Rocciavré nel “castelletto” finale di rocce della vetta, si tratta comunque di difficoltà prettamente “escursionistiche.
Bella giornata, inaspettatamente molto ventilata e pertanto abbastanza fresca. In compagnia di mio fratello in una domenica che doveva essere di totale riposo.., ma difatto non lo è stata…
Un “plauso” sincero ai volontari (penso del Cai di Coazze), che risistemavano il sentiero che sale dal Vallone della Balma.
In ultimo un saluto a Paolo incontrato sul Robinet, con cui si è amabilmente discusso, durante il pranzo sulla cima. Buone gite anche a te!